La storia della mafia ha diverse versioni, ma pare che fossero solo gli scagnozzi, nell'Ottocento, dei proprietari terrieri, che difendevano con la violenza le loro pretese, contro i contadini.
Entrarono nell'unità d'Italia restando sempre a servizio dei potenti, poi, dopo la Seconda Guerra Mondiale, cambiarono aspetto e divennero gestori di altro, prostituzione, gioco d'azzardo e alla fine degli anni Sessanta, dello spaccio della droga.
Si spostarono su tutto il territorio nazionale, fecero affari con faccendieri e riciclatori, sempre per bene che non si sporcarono e non si sporcano le mani direttamente.
Infine divennero garanti politici, indirizzando e favorendo gruppi politici nei territori da loro controllati.
Soprattutto si infiltrarono negli apparati pubblici ed ebbe protezioni, con scambi di favori, con molti politici, che spesso non furono e non sono mai stati individuati.
Quindi siamo noi che dobbiamo smetterla di tapparci il naso e favorire certi individui, che puzzano di marcio, non perché lo dicono certi giornalisti, più loschi di molti politici, ma perché il loro comportamento lo dimostra.
Scusate, io credo poco nella magistratura e sono certo che Denaro sia stato catturato perché ormai è al capolinea, ma sono certo che ci sia una volontà, oggi, che vuole combattere le cosche.
La mafia non è invincibile, come non è invincibile la logica clientelare, gli affari sporchi dei massoni ed altro.
La criminalità organizzata ha molti volti, non abbiamo più le lupare oggi.
I criminali peggiori, oltre a quelli nella politica, sono ben vestiti e fanno gli avvocati, gli imprenditori, i commercialisti e gestiscono i soldi.
Per vincere le mafie basterebbe un controllo completo, magari con l'Intelligenza Artificiale, dei traffici economici della nostra economia.
Come riescono a sapere quanto pesano sul Pil nazionale i traffici criminali, come risulta dalle statistiche ufficiali, possono pure attivare un sistema di controllo che individui dove finiscono questi soldi sporchi, serve la volontà politica, che continuo a non vedere.