7 gen 2023

Debito pubblico e il merito che ci potrebbe salvare.

Il debito pubblico ce lo portiamo dall'Unità d'Italia, ereditato dagli stati preunitari, dalle guerre di indipendenza.
Però solo nel secondo dopoguerra, dopo la Seconda guerra mondiale, il debito è cresciuto, ma sino all'euro, al 2.000, tutto era quasi sotto controllo.
Ci ha fatto male L'Unione monetaria?
Certamente, avevamo un'economia inadatta al sistema economico e finanziario dominante in Europa.
Avevamo la spesa pubblica eccessiva e così i dipendenti pubblici sono stati ridotti di almeno un milione, hanno privatizzato tutto ciò che si poteva privatizzare, ma hanno favorite le solite famiglie potenti, che hanno trasformato gli incentivi statali, a loro favorevoli, in società con sede nei Paesi Bassi, per pagare meno tasse, ma con i favori politici nazionali, dei soliti partiti che loro pagano, favoriscono, per difendere i loro interessi.
Quindi il debito che nasce da tutto questo è nostro, degli italiani, mentre loro assicurano gli utili in banche estere, tutto senza pagare tasse o quasi.
Questo sistema, che è il proseguimento di quello della Prima Repubblica, ha al suo interno tutta una rete di favori, che vanno dal funzionario pubblico idiota, al giornalista starnazzante, sul periodico che perde ogni giorno lettori e campa con i soldi nostri, con i contributi pubblici.
Abbiamo poi magistrati che sparano sentenze da far concorrenza ai migliori comici, che oggi, guarda la causalità, non fanno più ridere, ma si danno alla politica.
Prima o poi si dovrà far saltare il sistema dei favori, degli amici degli amici, dove certi lavori sono ereditati da padre in figlio, altri posti di comando, pubblici o parastatali, si ottengono solo dopo una lunga militanza nel partito giusto.
La militanza sindacale conta ancora molto, mentre quella in parrocchia di meno oggi, quella nella cooperativa invece è sempre apprezzata, specialmente se è per l'accoglienza dei futuri spacciatori.
Tutto questo schifo lo paghiamo sempre noi, cittadini italiani e per trasformare un apparato assurdo, ridicolo, non servono prove scritte, test che i cretini superano sempre, ma poi non sanno chi fu Garibaldi, che Napoleone le prese in Russia, che l'Austria e l'Australia sono Paesi lontani e diversi.
Il merito si potrebbe imporre con i nuovi sistemi digitali, con l'intelligenza artificiale, per esempio, rimandando a scuola gli imbecilli, mettendo alla prova, con dati certi, il rendimento dei nostri parassiti raccomandati.
Mi scordavo, visto che si parla tanto di liberismo, mettiamo alla prova certi nostri imprenditori, che ormai sono solo i nostri parassiti.
Io non ho mai creduto nel liberismo feroce e duro, ma è giusto che lo provino pure loro, visto che lo stanno imponendo alla gente comune, ai lavoratori non specializzati, con la concorrenza dei migranti, per esempio, mentre si tengono i privilegi dei favori di partito, finanziamenti allo spettacolo, ai giornali, alle televisioni, la Rai la paghiamo noi.
Ora è giusto imporlo pure a loro questo liberismo e se il giornale non ha lettori fallisca, la Rai si mantenga con la pubblicità o chiuda, perché non è più un servizio pubblico, ma igienico ormai.
Tagliando tutto questo vedremmo crollare il sistema dei favori, magari controllando qualche volta i conti bancari a Panama dei nostri politici, per esempio.
Quindi faremmo il salto di qualità che ci permetterebbe di assicurarci il futuro.