30 gen 2023

Intelligenza artificiale e robot per tutti gli usi.

La tecnologia esiste già, deve solo essere perfezionata, infatti abbiamo robot che operano in sala operatoria, abbiamo computer intelligenti che fiancheggiano e aiutano i ricercatori durante i loro esperimenti scientifici.
La guida autonoma, senza autista, è già una realtà e mancano solo alcuni approfondimenti e una nuova legislazione per il codice della strada.
Quali saranno i settori che rischiano di vedere falcidiate le loro file, i loro dipendenti?
A sorpresa i più a rischio sono gli impiegati, ma non sono messi bene neppure gli avvocati e presto ci faremo fare le diagnosi dall'Intelligenza Artificiale, visto che il numero chiuso imposto dalle cosche dei poteri clientelari sta rischiando di rendere sempre meno numerosa la categoria professionale dei medici.
Infine abbiamo tutti gli altri lavori, da quelli artigianali a quelli di bassa specializzazione, che per ora tendono a resistere, ma non si sa per quanto tempo. 
Si può dire che l'unico lavoro del futuro sarà quello complesso e creativo, tecnico e per persone dalla mente elastica e colte, che organizzeranno le attività delle macchine intelligenti.
Spero che rimanga almeno il mestiere degli artisti, comunque prevedere che, alla fine della trasformazione tecnologica, avremo uno o due milioni di lavoratori al posto dei 23 milioni attuali in Italia, è ottimistico.
Sopravviverà chi si saprà adattare al cambiamento, ovvero le persone razionali, che sapranno capire la situazione, perché questa è la più grande rivoluzione tecnologica della storia umana.
Comunque la metamorfosi ha diversi ostacoli, la prima sta nelle caste parassitarie, per esempio i giornalisti possono essere sostituiti dall'IA già oggi, ma il sistema economico nazionale e internazionale, che si basa ancora sul consumismo, ovvero gli operai e gli impiegati che comprano ciò che stanno producendo, rischia di saltare. 
Altro tipo di consumismo è quello bellico, storico di fatto, forse per questo sono tornate le guerre, prima tra tutte quelle dell'Ucraina e si rischia di combattere in Cina.
I conflitti armati necessitano di armi da utilizzare, da distruggere per poi continuare a produrle, per favorire le industrie belliche, con tutto l'apparato economico produttivo, commerciale e finanziario al seguito. 
Cosa faranno i migranti, analfabeti o semianalfabeti, o peggio ancora, irrazionali e fatalisti?
Saranno ghettizzati, con tutte le conseguenze solite, ovvero crescita della criminalità e degli atti violenti, anche terroristici, come quelli degli anarchici e degli islamisti.
Avremo come risposta la repressione brutale e la pulizia etnica, magari togliendo a loro la sanità pubblica e peggiorando le condizioni di salute dentro i loro ghetti malsani.
Per chi conosce la storia bene, quindi escludo i tesserati al PD, tutto questo è già avvenuto in passato, oggi si rischia solo di veder peggiorare le situazioni e le condizioni.