In un Paese lontano, molto lontano dall'Italia, è pericoloso parlare e criticare la magistratura, si rischiano almeno grosse rogne giuridiche.
In questo lontanissimo Paese i magistrati sono notoriamente degli idioti e si riuniscono in branchi, che servono gli interessi di gruppi di potere loschi e filo mafiosi, clientelari.
Dalla loro c'è la stampa prezzolata dallo Stato, dai gruppi che controllano l'apparato pubblico, con tutti i traffici al seguito, che riceve soldi misteriosi, ma che nessuno vuole verificare.
Lo spaccio, gli affari criminali sono palesi e nessun magistrato interviene contro quello che è sotto gli occhi di tutti, ovvero contro l'accordo tra Stato e mafie, per favorire tutti i crimini, prostituzione, ricettazione, spaccio di sostanze stupefacenti al seguito, con il riciclaggio senza troppi impicci.
Poi le loro sentenze colpiscono marginalmente i criminali, ma sono molto duri contro chi critica quello che è evidente, come le loro affermazioni che insultano l'intelligenza, dimostrando che i cretini, detti giudici, arroganti e palesi, sono sfacciatamente venduti.
Chiaramente non sono tutti così, ma la carriera la fa chi meglio si mette a servizio dei poteri forti.
Quindi certe denunce, identiche ad altre, sono archiviate, mentre quelle dei non politicamente corretti sono pesantemente valutate.
In questo Paese lontano, lontanissimo, il marcio è evidente, ma la magistratura corrotta è potentissima.
Ogni tanto qualcosa del marcio viene a galla, ma il tutto è prontamente celato, insabbiato come dicono in questa terra lontana.
La gente comune rischia in pieno giorno, in casa, perché i delinquenti sono spavaldi, prepotenti e se reagisci vieni colpito dai giudici, che ti fanno pure pagare i danni.
Sì, questo lontanissimo Paese è veramente messo male, poveretti i cittadini che vivono onestamente, sono gli unici che subiscono.
Per di più è in corso pure un'invasione di mascalzoni, multietnici, feroci, sporchi e malvagi.