Ho letto di tutto in questi giorni, si può dire che l'odio di una certa parte politica non conosce pudore, neppure di fronte alla morte.
Io non mi interesso di teologia, di lotte interne alla Chiesa, ma la scemenza di certi giornalisti supera quella dei loro lettori affezionati.
Ho letto, non sono andato oltre, che il nemico del cattolicesimo, secondo loro, i pennivendoli semianalfabeti, per Papa Ratzinger fosse la ricerca scientifica.
Io sono certo che questi poverini non sappiano cosa sia la ricerca scientifica, ovvero un metodo razionale, che sposa l'oggettività.
Perché il pensiero scientifico dovrebbe essere nemico della fede cattolica?
La domanda svela la scemenza che sta dietro a certi personaggi, pennivendoli e i loro lettori affezionati.
Ratzinger era colto e intelligente, io, in tempi non sospetti, lo sentii parlare, scoprendolo con sorpresa veramente capace, qualcosa che di solito ho trovato in pochissime persone, quando la cultura, non il nozionismo, sposa l'intelligenza.
So anche che i cretini non si arrendono mai, neppure di fronte all'evidenza e non hanno il pudore di tacere, che sarebbe un atto umano, di fronte alla morte.
Il dramma non sta in questi poveri giornalisti prezzolati, questi miserelli che campano scrivendo banalità, ma nei loro lettori, ovvero il popolo che si trova di fronte alle macchine del caffè, durante la pausa di mezza mattina in ufficio e ne racconta tante, proponendosi saccenti, ma in realtà sono solo dei miseri deficienti.