Gli anarchici, che la stampa prezzolata non condanna, vogliono l'abolizione del 41bis, come camorristi e mafiosi.
Hanno l'appoggio o se si preferisce, un silenzio complice da parte della sinistra, oggi confusa e senza progetti, tranne quelli di mantenere i loro vantaggi storici conquistati.
Parlo della Rai, per esempio, in pugno a loro, di molti appalti dei concorsi universitari, rigorosamente progressisti, con mediocri in carriera.
Poi abbiamo i concorsi nei posti di comando, nelle agenzie fiscali e nei tribunali e qui non aggiungo altro.
Cosa c'entra tutto questo con qualche centinaio di ragazzotti violenti, che dalle pasticche allucinogene sono passati alle vecchie molotov, come negli anni Settanta?
Loro sono furiosi per le leggi contro le occupazioni degli edifici, che li porterebbero in prigione a scontare la pena, che non cadrebbe più in prescrizione.
Poi i loro soci in affari, le cosche, che li forniscono della cannabis e delle droghe varie, oggi li spronano ad agire.
Infatti questi ragazzotti, tontoloni, da sempre fanno da tramite con le organizzazioni criminali, dello spaccio.
Poi sono utili quando occupano edifici, che misteriosamente non si possono liberare per anni, togliendo ai legittimi potenziali inquilini il diritto di avere una casa popolare, saltando i requisiti chiesti dalla legge, favorendo il mercato libero, dove i veri poveri dovranno sempre rivolgersi.
Le case occupate diventeranno delle stalle diroccate e alla fine le ruspe, quando non saranno più abitabili neppure per i barboni, le abbatteranno, per favorire le speculazioni sugli immobili.
Sì, se gli anarchici non esistessero bisognerebbe crearli, per favorire affari e intrallazzi sporchi, per aiutare la sinistra progressista in crisi, con tutti i loro sporchi affari al seguito.