Sto parlando di tutti gli emarginati, quelli che vivono di lavori precari, ma anche di mancanza di voglia di fare.
Sono i perdenti di sempre, ogni generazione ne ha avuti tanti, ma questa forse ne ha più delle passate.
I motivi sono principalmente due, questa è la generazione dei diritti, in passato c'erano forse più doveri.
Questa è la generazione che teme, più che mai, di sporcarsi le mani.
Poi chi studia e impara almeno un mestiere, dall'elettricista all'ingegnere informatico, ha un futuro certo, mentre in troppi non hanno né arte né parte.
Un tempo le fabbriche e le imprese li assumevano per lavori ripetitivi e banali, ma stipendiati, oggi la concorrenza degli immigrati ha fatto crollare i salari di questi lavori, oltrettutto sempre più rari per l'automatizzazione che avanza.
Sono i figli viziati di un mondo che cambia troppo rapidamente e invecchiano in attesa di un'occasione che non arriverà mai, quella su Tik Tok, oppure come influencer, che è uno dei più grandi inganni, imbrogli che vengono proposti oggi per costoro.
I pochi veri influencer di successo non mostrano mai la loro dichiarazione dei redditi, il loro conto in banca, ma solo auto di lusso, ville e altro, che possono essere benissimo affittate, noleggiate.
Sì, è tutto fumo negli occhi per i fessi.