Il povero Bergoglio, con tutti i cardinali al seguito, può essere fermo a due secoli fa, ma i nostri politici, i nostri giornalisti, soprattutto la nostra classe economica dominante no, non possono essere ottocenteschi.
L'Europa ha bisogno di tecnici informatici, super esperti e non di analfabeti, ne abbiamo già troppi, che ci portano la pizza fredda e sputacchiata.
Di spacciatori nei parchi ne abbiamo troppi, c'è il numero chiuso ormai, bisogna avvisare il papocchio e gli altri amici dei mafiosi di non far arrivare altri sostituti a quelli presenti.
Che la chiesa cattolica sia in ritardo sulla storia di almeno cento anni fa parte della realtà.
Che i poveri pennivendoli siano fermi nel tempo e si vendono per scrivere di notte un po' di idiozie, per chi si reputa intelligente, perché ha sotto le ascelle puzzolenti il quotidiano progressista, da cui estrae le idiozie quotidiane che spara contro i colleghi conservatori è una situazione già nota.
Tutto questo fa parte della realtà, della triste nostra realtà, di chi non vuole vedere le case popolari occupate, o gli edifici pericolanti zeppi di gente che vive nello sterco che cade dai piani superiori.
Che il povero Bergoglio, in attesa di trovarsi di fronte a Dio, dove non potrà più fare il gesuita doppio e ambiguo, parli ancora di accoglienza, che i poveri pensionati con la minima, dopo una vita di lavoro, dovranno pagare, provoca schifo e disgusto, ma fa parte dell'ipocrisia anticristiana di un mondo fasullo che non è cristiano, ma gioca a presentarsi tale.
Ciò che non capisco però è il mondo finanziario, almeno una parte, che teme i cambiamenti tecnologici e cerca di fermare la storia, riportandoci all'Ottocento, anzi al Medioevo islamico.
Sì, se l'imbecille teme l'intelligenza Artificiale passi, ma che loro, che sono i padroni del mondo, cerchino di fermare la storia pare una grande idiozia.
Sì, però so bene che nell'Ottocento i più ricchi e potenti erano i nobili, che sfruttavano i poveri contadini con la mezzadria, residuato della servitù della gleba.
Pure loro temevano e disprezzavano le macchine a vapore e la tecnologia che avanzava.
Però il mondo andò avanti, mentre loro rimasero al palo e molti, i più conservatori, persero tutto.
Capiterà ancora oggi la fine del vecchio di menti fuori dalla realtà e loro sperano di fermare le nuove tecnologie con il terrorismo nelle informazioni, proponendo vecchi libri di fantascienza dal finale tragico come futuro del mondo.
Mi dispiace, ma queste masse di disperati non fermeranno la storia e prevedere che le nuove tecnologie vinceranno è troppo facile.
Ai migranti non conviene proporre lavori che presto spariranno, ma scuole vere, che li preparino.
Visto che per loro servirebbero diverse generazioni per assimilare il pensiero occidentale vincente, per limiti culturali, conviene farli tornare a casa e dare a loro un futuro non come fattorini sotto pagati, non come spacciatori che affolleranno le nostre prigioni, ma come lavoratori abili a casa loro.
Tutto il resto è stupidità criminale, che ci prepara a soluzioni terribili da noi.