Se faccio una ricerca su internet su questo argomento resto sorpreso per la mancanza di dati eppure tanti usano l'Italia come luogo di passaggio, in cerca di migliori condizioni, a Nord delle Alpi.
L'unico dato resta nella scomparsa di decine di migliaia di minori, non accompagnati, anche se una parte di costoro non sono minori.
Sì, accogliamo tutti funziona sino a quando qualcuno ci guadagna, cooperative rosse e bianche, negrieri che pagano i manovali pochi Euro all'ora, in nero ovviamente, oltre alla manovalanza per lo spaccio e la prostituzione per tutti gli usi e gusti.
Si parla dei morti in mare, ma di tutti gli altri scomparsi nessuno si rammenta.
La mattanza nell'attraversamento del deserto è di fatto sconosciuta, poi le sabbie del Sahara coprono presto i corpi, così che le tracce velocemente spariscono.
Invece quelli da noi, in Italia, con o senza documenti, molti non ottengono l'asilo e sono la quasi maggioranza dei richiedenti, svaniscono.
Anche tra coloro che hanno ottenuto la residenza oppure la cittadinanza, ci sono molti che spariscono non si sa bene dove.
Infatti, uno delle poche indicazioni trovate in rete, si parla di gente scomparsa, anche dopo l'ottenimento della residenza, ma si suppone che siano tornati alla patria di origine o sono andati all'estero.
Comunque costoro esistono e poi svaniscono, tra l'indifferenza degli ospitanti, perché ora non rendono più denari e quindi possono tranquillamente crepare, di fatto secondo loro.
Allora io ricordo il problema dei cinesi, che non muoiono mai, quindi il sospetto, anzi la certezza, sta nella soppressione dei cadaveri e il riutilizzo dei documenti.
Tempo fa lessi una grande idiozia, poi ripetuta da altri pennivendoli: "Gli immigrati non muoiono perché sono giovani e forti."
Ora la speranza di vita nel Sud del mondo varia dai 40 ai 50 anni, almeno 30 anni in meno di noi, perché hanno condizioni igieniche e sanitarie ferme all'Ottocento o anche prima.
Quindi costoro, nelle loro abitazioni occupate abusivamente, spesso degradate, con infiltrazioni di ogni genere, senza nozioni igieniche adeguate, quando sono poi senza documenti, clandestini, poi non possono frequentare i nostri medici, che utilizzano malamente e contro voglia anche in situazioni regolari, possono morire, ma ufficialmente ne muoiono pochi.
Se si confrontano i dati della mortalità dei Paesi originali si scoprano incongruenze a condizioni simili.
Quindi dove finiscono costoro?
La sparizione della bambina peruviana a Firenze dimostra che in queste case occupate, in queste comunità, puoi sparire senza lasciare traccia.
Quanti minori non accompagnati e quanti pure maggiorenni sono scomparsi, senza che nessuno facesse denuncia?
Sì, ufficialmente nessuno ci bada, ma costoro vivono come se fossero a casa loro, con le incertezze e le tante situazioni precarie, oggi sono vivi e domani non si sa.
Il fato, il fatalismo sposa destini simili a vuoti a perdere, ma controllare costoro, sapere cosa fanno, dove vivono e pretendere che rispettino le nostre leggi, tutte, significa proteggerli da rischi gravi.
L'Europa non è il deserto del Sahara, ma decine di migliaia di minori sono spariti nel nulla.
Quanti sono i morti sepolti in discariche abusive?
Quante fornaci o forni per la distruzione di biomasse nascondono segreti inconfessabili, che mai si potranno svelare?
La mia è solo un'ipotesi azzardata o abbiamo altre risposte, censimenti sicuri sul flusso, di andata e di ritorno, verso Nord o altro, di costoro?
A quanto pare l'accoglienza interessa ai buonisti solo quando porta utili, a spese dell'Erario pubblico per esempio, ma poi il destino di costoro non interessa.
Sono tanto umani per accogliere le imbarcazioni, per evitare naufragi, ma poi di fatto, secondo loro, possono benissimo crepare ed essere buttati nell'immondizia.
Mi ripeto, neppure i nazisti erano così umani.