Noi saremmo liberi e democratici, così si afferma, ma io ho il sospetto di essere sotto una strana dittatura, ovvero di essere tenuto per il collare, come certi cani, con il guinzaglio lungo, ma pronto ad essere accorciato se serve al padrone.
Se osservo il mondo attuale, penso che certe verità vengano imposte con un assolutismo, degno delle peggiori teocrazie del passato e del presente.
In pratica questo non si può dire, questo non si può fare o altrimenti si è emarginati, fatto positivo e segnale che uno è intelligente, ma con tutte le conseguenze pratiche gravose.
Quindi le barzellette sui froci diventano crimini contro l'Umanità, mentre le bestemmie sono lecite e doverose.
Se sei maschio bianco ed etero sei un potenziale oscurantista, specialmente se ne sei orgoglioso, mentre l'orgoglio è un diritto solo per gli omosessuali.
In passato, mi ricordo bene, discutevo con dei poverini, che avevano il giornalaccio detto progressista sotto le ascelle, di storia e anche se portavo prove che costoro, i giornalisti, se ne inventavano tutti i giorni di cazzate, ero accusato di essere un ignorante, anche con i libri, i testi provanti le minchiate storiche sparate da Repubblica, per esempio.
Essere oscurantista comporta essere esclusi dai gruppi dei tanti piccoli poteri locali, dei gruppi di comando nei posti di lavoro, pure nelle famiglie, nel parentado.
In pratica, se non fosse per internet, che ci spalanca in una dimensione sociale, culturale, lavorativa più ampia, anche internazionale, uno rischia di rimanere tra i perdenti, a prescindere delle proprie capacità.
Per questo capisco il senso distorto della rivolta dei tesserati politici e sindacali di oggi, loro sono il popolo che non fatica, ma che ottiene vantaggi clientelari, favoritismi frequentando il bar sport progressista, che con le tessere vincono i concorsi giusti, ottengono favori e vantaggi.
Qualcuno dice che così si vincono le poltrone nella magistratura.
Il mondo sta mutando e il loro modo di trattare il prossimo per l'appartenenza ideologica sta per finire.
Siamo al termine della democrazia In Italia?
No, tranquilli, si sta avvicinando la fine del dominio ideologico, politico, dove la fedeltà alla linea politica politicamente corretta non premia più, ma servono capacità e intelligenza, oggi senza dover emigrare all'estero, ma anche da casa propria.