13 nov 2023

I macellai del Novecento non sono mai da dimenticare.

A sinistra, tragicamente, abbiamo i tanti negazionisti, io li chiamo i terra piattisti irriducibili.
Sì, li troviamo in ogni luogo, non perché le verità ufficiali siano le migliori, anzi, sono la menzogna celata da fatti confusi, ma i morti sono tanti a sinistra. 
Ho scoperto chi nega che Stalin fu un criminale sanguinario, senza pudore, chi sta con gli imperatori romani che mandavano i cristiani a morire, chi vede ancora Mao Tse-Tung un grande eroe.
Sì, i dittatori sono spesso dei macellai, anzi lo sono sempre e gli avvenimenti storici portano sempre a delle tragedie, a dei massacri.
La maggior parte dei morti nella storia li abbiamo quando la gente fugge dalla loro terra, vecchi, malati e bambini spesso non resistono alle giornate di cammino, al freddo e al caldo, morendo senza lasciare traccia, finendo in fosse comuni, quando ci sono.
Fatto che non interessa agli accoglienti, che si preoccupano solo dei morti in mare, tutti gli altri possono crepare liberamente nel deserto, in attesa di un passaggio su una barca traforata, oppure anche da noi, nella clandestinità, tra i nuovi ghetti di periferia. 
La storia è complessa, quindi molte delle vittime subirono morti naturali, nei campi di concentramento, rinchiusi in ghetti, quindi i morti sono tanti, sia per le repressioni dei colonialisti, per le guerre etniche, per i conflitti neo coloniali ed altro.
Ciascuno ricorda i morti a loro vicino politicamente e scorda, diciamo così, gli altri.
Poi si gioca a rialzo, si accusano gli avversari per questi massacri e non per altri.
Comunque non ci sono macellai buoni e macellai cattivi, ovviamente nel senso di coloro che massacrarono i nemici, gli avversari, donne e bambini compresi.
La logica della pace fa fatica a passare, voglio essere banale, i bambini uccisi sono vittime sia se sono israeliani che palestinesi.
Cosa si può fare contro la violenza criminale?
Per prima cosa capire cosa e chi finanzia i conflitti, perché spesso le armi usate dai combattenti costano di più del reddito prodotto dai rispettivi popoli in anni e anche in decenni.
Sono sempre conflitti su commissione e qualcuno paga armi e munizioni, per avere vantaggi poi.
Parteggiare, come fossimo a una partita di calcio, mi sembra stupido, ridicolo, poi in guerra non ci sono buoni o cattivi, ma forse solo chi si difende e chi attacca.
Però le parti si confondono e spesso non si capisce bene chi è l'aggressore.
Quindi basta manifestazioni e denunciamo chi foraggia la guerra, i guerrafondai, che sono personaggi con interessi economici facilmente identificabili, geopolitici, commerciali, finanziari.
Invece di portare le bandierine in piazza usiamo il cervello e almeno denunciamo il marcio evidente, i fanfaroni idioti che parteggiano per questi e non per gli altri.
La guerra tra Israele e i palestinesi segue logiche chiare, il controllo di un territorio fondamentale per il commercio mondiale.
Almeno mostriamo i fatti oggettivi, senza ideologie defunte e ridicole, con verità dogmatiche da mai rinunciare.
Sì, in piazza abbiamo il popolo dei tontoloni che non si arrende mai, neppure di fronte all'evidenza.