La Caritas ci dà i numeri e si scopre che abbiamo sempre più poveri, ma con grande sorpresa per i buonisti, ad essere sempre più poveri abbiamo i nuovi venuti, gli immigrati.
Casa sta capitando?
Il lavoro c'è, ma è sempre meno pagato, precario e difficile per i lavori di bassa specializzazione.
La legge di mercato non perdona, più immigrati arrivano e peggio è per tutti gli altri, che devono arrivare a fine mese.
Si può dire poi che i nuovi cittadini, sempre tranne le rarissime eccezioni, siano tutti nella categorie dei poveri, quindi abbiamo importato il Terzo Mondo e allargato la miseria nostrana.
Era evidente e logico, se io metto in competizione più gente per un lavoro di basso livello, malsano spesso, già malpagato, ottengo solo miseria in più e nient'altro.
Quindi i poveri sono il 24% degli italiani e il numero cresce, ma la Caritas non propone soluzioni, se non quelle caritatevoli, io dico della solita carità pelosa, come si diceva un tempo.
In pratica è avvenuto che si paghi sempre meno per certi lavori, da manovale, da bracciante, da fattorino, così che in molti hanno guadagnato dalla situazione, come i caporali ai prima posti, ma poi abbiamo anche cooperative ospitali per migranti appena sbarcati e tanti altri accoglienti, come i papponi e i mafiosi.
Sì, alla fine il programma di togliere reddito ai ceti popolari e arricchire un po' di porci, ha raggiunto i suoi scopi.
Ora arrivano le nuove tecnologie che faranno il resto, mettendo, prima o poi, fuori mercato certi lavori già malpagati oggi.
Da questo avremo disordini sociali, emarginazione e violenza, criminalità in crescita.
Da qui si arriverà all'espulsione o altro dei non integrati, come era prevedibile, anzi era programmato dai buonisti.
Era ed è un gioco lurido, vecchio come il mondo, già visto nel passato, con un finale tragico, o almeno duro per molti.