Anni fa scrivevo su un giornale online e per caso criticai la magistratura, il mio pezzo non passò e fu censurato.
Poi mi fecero sapere che non si poteva criticare i signori magistrati.
Avendoli sentiti parlare, avendo letto le loro sentenze, dedussi che lo strapotere di costoro fosse legato ad altro, ovvero a signori che gestivano allo spalle certi interessi palesi.
Così certe sentenze fanno rabbrividire e anche ridere, per le motivazioni tanto assurde e talvolta pure stupide.
Chi controlla la magistratura controlla l'Italia?
Io credo invece che chi controlla l'economia controlla questa povera terra chiamata Italia, poi utilizza i signori magistrati, scelti per la loro scarsa abilità a vivere in un mondo reale, dove si suda lavorando e il gioco è fatto.
Ora il mondo cambia e si può avere, nel bene e nel male, opinioni differenti da quelle ufficiali, senza essere considerati dei criminali da perseguitare.
Così se uno non giustifica gli stupratori magrebini, se non partecipa alle manifestazioni contro il patriarcato, se non ha idee ben confezionate e prodotte in serie per tutti, può ancora vivere senza dover tacere o svolgere i lavori peggiori, trattato come un nemico delle istituzioni, come capitava 40 anni fa.
Che certi magistrati, in un mondo reale, farebbero la fame, per le loro capacità reali è risaputo e loro lo sanno bene.
Così vengono selezionati tra i più adatti, posti lì e pronti a vedersi criticati, derisi, presi come esempio di un potere clientelare che non si arrende mai, neppure di fronte all'evidenza.
Il ceto mediocre, quello fedelissimo alle idiozie alla moda del momento, resta sempre progressista, è anche un po' buddista, si vede e si legge tutte le fregnacce dell'opinionista televisivo o sui periodici progressisti, con dietro, guarda un po' la casualità, vecchie famiglie imprenditoriali, che fecero i soldi grazie all'appoggio dello Stato, ovvero con i nostri soldi, quelli dei nostri padri, dei nostri nonni e talvolta anche dei nostri bisnonni.
Il mondo al contrario è frutto di politiche conservatrici, reazionarie, ovvero di chi non suda e non lotta e fa il lacchè di certi poteri da generazioni, ma oggi il liberismo globalista, nel bene e nel male, spazzerà via tutto questo vecchiume e non saranno qualche poverino e poverina in manifestazione, non saranno certi giudici, le cui sentenze faranno ridere i nostri pronipoti, a fermare la storia.