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3 mag 2024

La Valle d’Aosta presente alla XXXVI edizione del Salone del Libro di Torino



Il ven 3 mag 2024, 09:04 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 3 maggio 2024

                                                                       

La Valle d'Aosta presente alla XXXVI edizione del Salone del Libro di Torino

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che la Regione autonoma Valle d'Aosta sarà presente al XXXVI Salone internazionale del Libro di Torino, con un proprio spazio espositivo, da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2024 presso Lingotto Fiere.           

Lo stand istituzionale, curato dalla struttura Attività espositive e promozione identità culturale dell'Assessorato, sarà allestito al Padiglione 3, stand P150-Q149.

Il tema della XXXVI edizione del Salone del Libro è la "Vita immaginaria", dal titolo di un noto libro di Natalia Ginzburg. Dice a questo proposito Annalena Benini, nuova direttrice editoriale del Salone del Libro: "Vita immaginaria" è il tema della XXXVI edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. La vita immaginaria muove la vita creativa, come scrive Natalia Ginzburg nel suo magnifico saggio, e a volte anticipa e indovina le vicende della vita reale. Riguarda quindi anche l'attesa di un futuro che possiamo costruire attraverso la letteratura, il cinema, l'arte, le parole scritte e le voci alle quali dedichiamo la nostra speciale attenzione. Anche la nostra segreta devozione e le nostre speranze. Questo Salone è allora l'omaggio alla vita immaginaria, in tutte le sue forme: al suo modo creativo, malinconico, fiducioso e sempre nuovo di creare altri mondi e di farli incontrare, sperando perfino che qualcuno di essi possa diventare reale."

Ogni anno a Torino nella cornice del Lingotto Fiere si riunisce tutta la filiera del libro: case editrici, scrittori, librai, bibliotecari, agenti, illustratori, traduttori e tanti, tantissimi lettori. Per gli editori, dai grandi gruppi agli indipendenti, il Salone è la più importante occasione di vendita e di presentazione delle novità editoriali. Per tutti i lettori, il Salone è un grande festival internazionale della cultura: 2.000 ospiti da ogni parte del mondo per un totale di 1.200 eventi. Ogni anno arrivano al Salone le autrici e gli autori che hanno fatto la storia della letteratura del Novecento e del nostro secolo.

Al Salone del Libro troveremo in questa 36ima edizione due grandi temi: il primo fil rouge sarà una riflessione corale e urgente su femminismo e violenza di genere, ricordando grandi donne del presente e del passato. Il secondo grande filone, trasversale a tutto il programma del Salone, sarà lo sguardo sulla società e sul nostro presente, passando attraverso il mondo dei giovani e degli adulti e arrivando a parlare di pace, guerre e migrazioni.

Nello spazio espositivo regionale il pubblico potrà trovare materiale informativo istituzionale relativo ai beni culturali in Valle d'Aosta, all'offerta culturale e turistica della regione e alla cultura immateriale del nostro territorio. Sarà inoltre possibile acquistare i cataloghi d'arte delle recenti mostre realizzate in Valle d'Aosta (acquistabili con uno sconto fiera del 10% dell'importo) e le pubblicazioni della Soprintendenza regionale per i beni e le attività culturali, tra cui quelle dedicate ai castelli valdostani e all'Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans.

Durante le giornate del Salone, nello stand della Regione Valle d'Aosta saranno presenti autori e editori valdostani per il firmacopie degli ultimi libri usciti, a cura del SIL Confesercenti della Valle d'Aosta. Questo il programma di massima:

 

Giovedì 9 maggio 2024

Ore 17 Giancarlo Telloli, Cento cime una storia, Echos edizioni

 

Venerdì 10 maggio 2024

Ore 11 Elisa Spina e Annie Roveyaz, La storia di Topin-Ambur, Babele edizioni

Ore 15 Alice Martello, Lupi ribelli, Neos Edizioni

 

Sabato 11 maggio 2024

Ore 11 Mauro Caniggia Nicolotti presenterà i suoi ultimi 10 libri editi da La Vallée edizioni, di cui la metà scritti in collaborazione con Luca Poggianti

Ore 14 Gabriella Vernetto presenta i Cahiers de Thor: À la découverte du Français, Du jardin à la table, de la table à la poubelle, La vie en refuge, Le Château edizioni

Ore 17 Franz Rossi e Bobo Pernettaz, Conte dai monti, Edizioni Bomeco

 

Domenica 12 maggio 2024

Ore 10.30 Circolo del Calamaio Ivrea, La valigia dei ricordi, Pedrini edizioni

Ore 11 Patrik Perret, Dissacrarte, Pedrini edizioni

Ore 11.30 Chantal Vuillermoz, La montagna guaritrice, Pedrini edizioni

Ore 12 Michela Ceccarelli, Plusieurs pays, une seule région, Musumeci Editore

Ore 13.30 Davide Motto, Le vie dei Poeti, Pedrini edizioni come gli altri libri del pomeriggio:

Ore 14 Sandra Baruzzi, La ceramica di Castellamonte

Ore 14.30 Massimo Centini, Lingere, brava gent, maraia e gargagnan

Ore 15.00 Maria Luisa Alberico, Vino è donna

Ore 15.30 Ezia Bovo, Ibleto di Challant

Ore 16 Laura Pellissier, Oltre. Viaggio in una vita trascorsa

Ore 16.30 Vincenza de Ruvo, Tra l'amore e l'altrove

Ore 17 Pier Franco Quaglieni, 1924-2024 centenario delitto Matteotti

Ore 17.30 Daniela Borla, Colonne vertebrali

Ore 18 Luciana Banchelli e Oreste Valente, Gotta in Valle d'Aosta.

 

Per informazioni

Regione autonoma Valle d'Aosta

Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo

e Politiche per le relazioni intergenerazionali

Struttura Attività espositive e promozione identità culturale

tel. 0165.275937

www.regione.vda.it

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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5 apr 2024

Mario Rigoni Stern. Alpino, scrittore e internato militare



Il ven 5 apr 2024, 12:37 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 

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COMUNICATO STAMPA

Aosta, venerdì 5 aprile 2024

 

Mario Rigoni Stern

Alpino, scrittore e internato militare

 

L'11 e il 12 aprile 2024, il Comitato per le celebrazioni dell'80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e della Autonomia della Valle d'Aosta presenta un'occasione di approfondimento su una pagina poco conosciuta della Seconda Guerra Mondiale e della Liberazione dal Nazifascismo, quella degli Internati Militari Italiani.

Su iniziativa della sezione Valle d'Aosta dell'Associazione Nazionale Ex Internati – ANEI, si parlerà di quanto successe ai militari italiani che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, rifiutarono di combattere nelle file dell'esercito tedesco e poi di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, diventando appunto "IMI - Internati Militari Italiani", privati della protezione internazionale riconosciuta ai prigionieri di guerra e deportati nei campi di concentramento nazisti come manodopera coatta.

Simbolo degli "IMI" è senza dubbio Mario Rigoni Stern, definito da Primo Levi "uno dei più grandi scrittori italiani", che in Valle d'Aosta è stato prima come allievo dell'allora Scuola militare di Alpinismo (oggi Centro Addestramento Alpino), nel 1938, poi come alpino al Colle del Piccolo San Bernardo al momento dell'entrata in guerra dell'Italia nel 1940, prima di essere deportato come IMI dal 1943 fino alla fine della guerra.

Giovedì 11 aprile a Pont-Saint-Martin, dalle ore 10.00, nella Sala polivalente, e venerdì 12 aprile, sempre dalle ore 10.00, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, saranno gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado a partecipare a due incontri con i referenti dell'ANEI, mentre nella serata di venerdì 12 aprile, a partire dalle 20.30, il Centro Addestramento Alpino accoglierà il pubblico nell'Aula magna della Caserma Cesare Battisti di Aosta (ingresso da via Saint-Martin-de-Corléans 85) per una conferenza dedicata ai militari valdostani e italiani che dissero NO al nazifascismo e alla vita di Mario Rigoni Stern, Alpino scrittore e internato militare, con la partecipazione di Giuseppe Mendicino, considerato il maggior esperto e biografo dello scrittore.

LOCANDINA 

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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13 feb 2024

La Biblioteca regionale ospita il talent letterario itinerante “Incipit offresi” Partecipazione gratuita e aperta agli scrittori, esordienti e non



Il mar 13 feb 2024, 14:58 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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Aosta, martedì 13 febbraio 2024

                                                                       

La Biblioteca regionale ospita

il talent letterario itinerante "Incipit offresi"

Partecipazione gratuita e aperta agli scrittori, esordienti e non

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali ricorda che si terrà alla Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta giovedì 22 febbraio, alle ore 18, una tappa della nona edizione di "Incipit Offresi", il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM - Biblioteca Archimede di Settimo Torinese, in sinergia con la Regione Piemonte e in collaborazione con la Biblioteca regionale di Aosta.

Incipit Offresi è un format a tappe: la sfida si giocherà a colpi di incipit all'interno delle biblioteche e dei luoghi di cultura, ma anche attraverso gare di scrittura e letture animate nei mercati. L'obiettivo non è premiare il romanzo inedito migliore, ma scovare nuovi talenti. In 8 anni Incipit Offresi ha scoperto più di 60 nuovi autori, pubblicato 70 libri e coinvolto più di 10mila persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro agli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto.

I partecipanti, in una sfida uno contro uno, avranno 60 secondi di tempo per leggere il proprio incipit o raccontare il proprio libro. Il/la concorrente che, secondo il giudizio del pubblico in sala, avrà ottenuto più voti, passerà alla fase successiva, dove avrà ancora 30 secondi di tempo per la lettura del proprio incipit prima del giudizio della giuria tecnica che assegnerà un voto da 0 a 10. Una volta designato il/la vincitore/trice di tappa, si aprirà il voto del pubblico per il secondo classificato. Chi otterrà più voti potrà partecipare alla gara di ballottaggio. I primi classificati di ogni tappa e gli eventuali ripescaggi potranno accedere alle semifinali per giocarsi la possibilità di approdare alla finale, in programma a giugno 2024.

I concorrenti primo e secondo classificato riceveranno rispettivamente un premio in denaro di 1.500 e 750 euro; saranno inoltre messi in palio, fra tutti i partecipanti alla finale, il Premio Italo Calvino, Indice dei Libri del Mese, Golem, Leone Verde, Circolo dei Lettori ed eventuali altri premi assegnati dagli editori.

L'appuntamento valdostano, che prevede inoltre per la vincitrice o il vincitore un buono libri del valore di 50 euro, sarà presentato dall'attrice, autrice e comica Giorgia Goldini e dalla violinist performer, musicista comica e one woman show Marta Pistocchi del Teatro della Caduta di Torino.

La partecipazione a "Incipit Offresi" è gratuita e aperta agli scrittori, esordienti e non, maggiorenni, di tutte le nazionalità. I candidati dovranno presentare le prime righe della propria opera: l'incipit, appunto, un massimo di 1.000 battute con le quali catturare l'attenzione dei lettori e una descrizione dei contenuti dell'opera (max 1.800 battute). L'incipit deve essere inedito (le opere autopubblicate sono parificate alle inedite poiché prive di regolare distribuzione). La gara si svolgerà in lingua italiana. La possibilità di partecipare alle tappe è garantita fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Si può partecipare come aspirante scrittore compilando il modulo di adesione o come pubblico votante in sala a ingresso libero!

 

INFO E ISCRIZIONI

Giovedì 22 febbraio, ore 18

Biblioteca regionale Bruno Salvadori

Via Torre del Lebbroso 2, Aosta

Sala conferenze

https://biblio.regione.vda.it/

www.incipitoffresi.it

info@incipitoffresi.it - 339 5214819

 

 

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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1 feb 2024

Incontro con Annalena Benini nuova Direttrice del Salone del Libro di Torino



Il gio 1 feb 2024, 11:49 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Saison Culturelle Littérature 2023/2024

Aosta, giovedì 1° febbraio 2024

                                                                       

Incontro con Annalena Benini

nuova Direttrice del Salone del Libro di Torino

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali propone, mercoledì 7 febbraio 2024, alle ore 18, al Teatro Splendor di Aosta, l'incontro con Annalena Benini, nuova direttrice del Salone del libro di Torino.

Conduce l'incontro Laura Marzi, autrice e critica letteraria.

Come si può definire il rapporto tra la letteratura e la vita e quale deve essere l'impegno nella società civile di un intellettuale? Ne parliamo con la nuova direttrice del Salone del Libro di Torino, uno degli eventi culturali più importanti nel panorama nazionale: Annalena Benini, giornalista de Il Foglio dove cura l'inserto Il figlio e direttrice della rivista culturale Review. Autrice quest'anno di Annalena (Einaudi, 2023), Benini racconta in questo romanzo la storia di una lontana parente con cui per una casualità condivide il nome proprio: Annalena Tonelli, missionaria laica, uccisa in Somalia a sessant'anni di fronte all'ospedale che aveva costruito in anni di dedizione alla cura dei diseredati. Nel racconto della vita della sua consanguinea, Benini ricerca le radici della libertà femminile, del rapporto con l'amore, con il senso della vita e con la fede. Annalena Benini è autrice anche di una raccolta di interviste a dieci fra scrittori e scrittrici italiane: La scrittura o la vita (Rizzoli, 2018) e di I racconti delle donne (Einaudi, 2019). Nei suoi articoli e nei suoi libri affronta temi di attualità, ma anche di costume e lo fa a partire da un punto di vista che non è mai fazioso né urlato, ma che si posiziona in modo chiaro rispetto ai valori etici di riferimento e a un'idea di giustizia e umanità

 

INFORMAZIONI:

Mail : saison@regione.vda.it 

Sito internet : https://saisonculturellevda.it/

Instagram: https://www.instagram.com/saisonculturellevda/

Facebook:https://www.facebook.com/SaisonCulturelleValledAosta/

 

La Saison Culturelle 2023/2024 è realizzata dall'Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d'Aosta col patrocinio della Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino e il sostegno di Rai Radio 3.

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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7 dic 2023

Al Forte di Bard la Valle d’Aosta celebra la “montanità” del futuro come omaggio alla Giornata internazionale della montagna



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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, giovedì 7 dicembre 2023

 

Al Forte di Bard la Valle d'Aosta celebra la "montanità" del futuro

come omaggio alla Giornata internazionale della montagna

 

Ripristinare gli ecosistemi montani è il tema scelto dalla FAO per celebrare la Giornata Internazionale della Montagna 2023, con l'intento di includere pienamente le montagne nell'iniziativa del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi 2021-2030. Il Decennio - condotto congiuntamente dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura e dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente - rappresenta infatti un'opportunità per far convergere sostegno politico, ricerca scientifica e risorse finanziarie per aumentare significativamente le attività di ripristino e prevenire il degrado degli ecosistemi montani. Partendo da questi enunciati, da molti anni, la Valle d'Aosta, regione di montagna per definizione, partecipa alle celebrazioni della Giornata organizzando sul proprio territorio iniziative che vogliono avere il fine di sensibilizzare i cittadini sulla centralità che riveste il tema della montanità in ogni settore, da quello politico, a quello culturale identitario, da quello economico a quello ambientale.

In particolare, anche quest'anno, l'amministrazione regionale celebra la Giornata internazionale della montagna lunedì 11 dicembre, data stabilita dall'ONU, con l'organizzazione di una serie di appuntamenti focalizzati su argomenti diversi, ma con il comune intento di mettere in evidenza, da un lato, i limiti e i problemi insiti nella natura stessa dei territori montani e, dall'altro, la varietà e la ricchezza delle culture di montagna.

Si inizierà alle ore 10, nella Sala Olivero del Forte di Bard, con la tavola rotonda sul tema Ecosistemi montani nel 2050, promossa dall'Assessorato Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna in collaborazione con Europe Direct Vallée d'Aoste, del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, nel corso della quale l'Assessore Luciano Caveri dialogherà con vari esperti di  alpinismo, parchi e aree protette, villaggi e città del futuro, ampelografia e enologia, biologia, zoologia e ricerca, per capire come potrà presentarsi la Valle d'Aosta tra trent'anni.

In particolare, i relatori coinvolti cercheranno di effettuare una proiezione del sistema montano valdostano dal proprio punto di vista: Rocco Scolozzi, ricercatore dell'Università di Trento e divulgatore scientifico, affronterà la valutazione dei servizi ecosistemici e lo studio del paesaggio inteso come sistema socio-ecologico; Alex Armand, Professore associato di economia alla Nova School of Business and Economics dell'Universidade Nova de Lisboa, si occuperà delle dinamiche comportamentali nel contesto socio-politico attuale; Giulio Moriondo, ricercatore in campo vitivinicolo, mostrerà il suo punto di vista sull'ambiente agri-colturale valdostano; Joel Bérard, ex allievo dell'Institut Agricole Régional, ora responsabile del Dipartimento sistema di produzione animale e salute animale dell'istituto Agroscope di Friburgo, affronterà, il settore della filiera agroalimentare insieme a Massimo Bionaz, Professore associato in scienze dell'allevamento e del pascolo presso l'Università di Stato dell'Oregon, anche lui ex allievo dell'Institut Agricole Régional.

La discussione coinvolgerà inoltre Ezio Marlier, Presidente dell'Unione Valdostana Guide Alta Montagna, e Bruno Bassano, Direttore del Parco nazionale del Gran Paradiso, e Federica Bieler, Presidente di Funivie Monte Bianco, esperta di marketing e turismo.

A seguire, alle ore 14.30, sempre nella Sala Olivero, si terrà il convegno La montagna di ghiaccio, a cura degli Enti aderenti alla Cabina di Regia dei Ghiacciai Valdostani e dell'Associazione Forte di Bard.

Infine, alle ore 18, nella Sala conferenze della Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, la presentazione del libro "I Sella in Valle d'Aosta. Imprenditori e alpinisti tra Ottocento e Novecento" di Teresio Gamaccio e Maurizio Sella, con Pietro Crivellaro, moderato da Marco Cuaz e organizzato dall'Assessorato Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali.

La celebrazione della Giornata è stata anticipata nel mese di novembre dalla rassegna Linee. La montagna al centro: dialoghi con l'Assessore Luciano Caveri", articolata in tre incontri proposti dall'Assessorato agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna in collaborazione con Fondazione Courmayeur Mont Blanc, per affrontare temi specifici per ogni appuntamento legati al territorio montano: clima e ambiente, guerra e montagna e design e attrezzatura con esperti di diversi settori (docenti universitari, consulenti della Commissione europea, scrittori e giornalisti, …).

           

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Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 

 



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10 lug 2023

Chi è Bergoglio?

È un gesuita e questo fatto fa partire subito, nelle nostre menti, sospetti legittimi e pregiudizi, ma soprattutto ci rammenta un modo di pensare e di agire che fu l'esempio, per molti intellettuali, scrittori e filosofi del passato, di cosa sia la menzogna, l'ipocrisia e l'ambiguità.

Diciamo che furono gli inventori del linguaggio politico dove il bianco viene presentato come nero e il nero come bianco.

Dove uno fa un discorso e loro prendono una frase, la storpiano, la tolgono dal contesto e ti fanno dire ciò che non avevi neppure lontanamente pensato.

Questi personaggi possono avere nella loro esistenza delle contraddizioni palesi, ma per capire cosa stia dietro a tutto questo bisogna capire cosa sia per loro il potere, ovvero può essere bianco, rosso o nero, ma loro stanno sempre con il più forte, perché amano il potere più di se stessi.

Io dico che amano il potere più delle loro anime eterne.

Bergoglio in Argentina ha un passato di simpatie per i generali golpisti e per movimenti di estrema destra, fu accusato di aver venduto ai torturatori due confratelli, durante i massacri di oppositori al regime golpista, quello voluto dagli Stati Uniti e dai democratici europei, nell'indifferenza della sinistra, contro i peronisti di sinistra, oggi definiremmo populisti.

In Argentina era già malvisto e chi lo ha scelto come papa, tra interessi interni ed esterni alla Chiesa Cattolica, sicuramente sapeva di poterlo ricattare e sfruttare.

Non è un genio, non è un uomo colto, non è un buono, ma è uno che ama tanto il seggio su cui sta.

Ora le forze che dominano il mondo, finanziare e criminali, ci stanno facendo invadere, sicuramente per portarci poi verso soluzioni disumane in futuro, ovvero situazioni terrificanti, con reazioni mostruose per auto difesa disperata.

Chi spinge queste folle di migranti da noi, sulle nostre coste, sa bene che costoro si dedicheranno, prima o poi, ai saccheggi, agli stupri, agli omicidi degli infedeli.

Sanno anche che prima o poi, come capita spesso nel Sud del mondo, ci saranno gruppi di autodifesa e altri arriveranno direttamente dagli apparati pubblici, che faranno pulizia, deportazioni di massa, massacri e altro ancora, di cui non voglio neppure parlare, perché immagino terrificanti, da pulizia etnica celata.

Lui, Bergoglio, che non chiamo Francesco, perché mi pare di bestemmiare ad accostare costui al poverello di Assisi, non è troppo intelligente, si fa usare da chi l'ha posto lì e certamente ha qualche scheletro nell'armadio, qualche fatto personale da celare perché, se scoppiasse qualche scandalo, lui dovrebbe dare le dimissioni, o vergognarsi come un cane bastonato.

Così lui gioca sporco, come fanno i gesuiti e gli istrioni, continuando a ripetere le solite porcate sull'accoglienza, come un mantra, senza spiegare, infatti non spiegano mai i buonisti idioti, come risolvere il problema.

Io ricordo a tutti, papisti, laici, atei, cristiani di altre chiese, che prima o poi dovremo rispondere a Dio, anche se non ci credete, di ciò che facciamo e i farisei non entreranno nel Regno dei Cieli.


10.07.2023


18 mar 2023

Perché non si possono sequestrare i soldi dei trafficanti?

Sarebbe la soluzione al commercio di carne umana detto immigrazione, colpendo i tanti corrotti, dal giornalismo, ai politici, prezzolati con i denari di questo grande commercio. Torno ai tempi della Prima Repubblica dove la corruzione era una regola da non intaccare, discutere, quando i soldi degli appalti o sottratti direttamente dalle tasse e dirottati ai partiti, come le accise dello scandalo dei petroli, quando tutti vedevano e parlavano, ma nessuno agiva. Chi paga 10 mila Euro per importare un manovale, che gli renderà 4 o 5 volte di più in un paio di anni, è uno che sa bene come muoversi e lo fa impunemente. Colpire gli scafisti è facile, ma serve a poco, invece, con gli strumenti attuali di indagine, controllando i movimenti dei quattrini per esempio, si potrebbe per prima cosa sequestrare i loro guadagni sporchi. Per rendere efficiente il tutto basterebbe trasformare la nostra giustizia, lenta come una lumaca, con le nuove tecnologie, rapida e definitiva in tempi accettabili. Quindi scopriremmo nel libro paga di costoro personaggi televisivi, giornalisti idioti, scrittori di fama nazionale ed internazionale, non faccio nomi, ma lascio spazio alla fantasia. La sinistra e i sindacati sono incorruttibili? Le mazzette del Qatar hanno dimostrato che i nostri sindacalisti, altezzosi e dediti a un antifascismo da operetta, sono solo dei comici in cerca di visibilità, ma nemici dei lavoratori. In un certo senso sono la principale contro parte del lavoratori, perché seguono logiche ottocentesche, di un mondo assurdo, che finirebbe per spalancare le porte dell'inferno da noi in Italia, con una forma di immigrazione che rende la vita sempre più dura ai ceti popolari. Serve la volontà politica, per colpire con indagini serie dal sindacalista, al prete accogliente, venerato come Santo, con tanti soldi sul Conto Corrente. Purtroppo da noi le manifestazioni pro immigrazione hanno in testa il pluri pregiudicato, condannato per falso, abuso di potere, appropriazione indebita e corruzione. Sì, questi sono gli eroi della sinistra, forse gli elettori di sinistra amano la corruzione, a questo punto non ho più dubbi. Amano i corrotti e le zingare che rubano sui mezzi pubblici, amano chi fa reati di truffa e pubblicità ingannevole, amano i venduti che difendono i regimi islamisti e schiavisti. Non dicevano di essere per la difesa dei lavoratori anni fa? Si vede che i tempi cambiano.

Perché non si possono sequestrare i soldi dei trafficanti?

Sarebbe la soluzione al commercio di carne umana detto immigrazione, colpendo i tanti corrotti, dal giornalismo, ai politici, prezzolati con i denari di questo grande commercio.
Torno ai tempi della Prima Repubblica dove la corruzione era una regola da non intaccare, discutere, quando i soldi degli appalti o sottratti direttamente dalle tasse e dirottati ai partiti, come le accise dello scandalo dei petroli, quando tutti vedevano e parlavano, ma nessuno agiva.
Chi paga 10 mila Euro per importare un manovale, che gli renderà 4 o 5 volte di più in un paio di anni, è uno che sa bene come muoversi e lo fa impunemente.
Colpire gli scafisti è facile, ma serve a poco, invece, con gli strumenti attuali di indagine, controllando i movimenti dei quattrini per esempio, si potrebbe per prima cosa sequestrare i loro guadagni sporchi.
Per rendere efficiente il tutto basterebbe trasformare la nostra giustizia, lenta come una lumaca, con le nuove tecnologie, rapida e definitiva in tempi accettabili.
Quindi scopriremmo nel libro paga di costoro personaggi televisivi, giornalisti idioti, scrittori di fama nazionale ed internazionale, non faccio nomi, ma lascio spazio alla fantasia.
La sinistra e i sindacati sono incorruttibili?
Le mazzette del Qatar hanno dimostrato che i nostri sindacalisti, altezzosi e dediti a un antifascismo da operetta, sono solo dei comici in cerca di visibilità, ma nemici dei lavoratori.
In un certo senso sono la principale contro parte del lavoratori, perché seguono logiche ottocentesche, di un mondo assurdo, che finirebbe per spalancare le porte dell'inferno da noi in Italia, con una forma di immigrazione che rende la vita sempre più dura ai ceti popolari.
Serve la volontà politica, per colpire con indagine serie dal sindacalista, al prete accogliente, venerato come Santo, con tanti soldi sul Conto Corrente.
Purtroppo da noi le manifestazioni pro immigrazione hanno in testa il pluri pregiudicato, condannato per falso, abuso di potere, appropriazione indebita e corruzione.
Sì, questi sono gli eroi della sinistra, forse gli elettori di sinistra amano la corruzione, a questo punto non ho più dubbi.
Amano i corrotti e le zingare che rubano sui mezzi pubblici, amano chi fa reati di truffa e pubblicità ingannevole, amano i venduti che difendono i regimi islamisti e schiavisti.
Non dicevano di essere per la difesa dei lavoratori anni fa?
Sì vede che i tempi cambiano.

28 nov 2022

La rapina storica dell'accoglienza.

Combattere i farabutti, ovvero i corrotti, è un dovere di ogni persona onesta, io dico anche come cristiano oltre che come essere umano.
Quindi mi piace fare sempre due conti in tasca ai buffoni buonisti.
L'accoglienza ci costa, in contributi pubblici, 3 miliardi all'anno, poi abbiamo altri costi, dovuti alla spesa sociale, che è formata non solo di pensioni, altro argomento da rivedere con senso critico e intelligenza, non più con luoghi comuni giornalistici.
La cronaca nera ci propone uno scandalo che supera il ridicolo, se non fossimo noi a pagare.
I farabutti in questione erano già stati denunciati, ma nessuno doveva sapere e molti soldi erano già stati rubati, in più l'accoglienza finiva in una vera schiavitù legalizzata.
Ora i 3 miliardi di Euro  potrebbero servire per far nascere 100 mila bambini in più all'anno e in 10 anni avremmo vinto l'inverno demografico, con un milione di bambini in più e con la possibilità di rimettere in piedi questo Paese, anche con giovani leve.
Invece i 3 miliardi, in 10 anni 30 miliardi, ci hanno regalato negrieri in Ferrari, preti e vescovi con amanti di entrambi i sessi, democratici nel lusso più sfrenato, con tanti disperati che vivono come nel loro paese di origine e tante braccia per la criminalità nazionale.
Oltre ai farabutti, che superano i crimini dei politici della Prima Repubblica, abbiamo il popolo dei fancazzisti, che li sostiene, non capiscono che i loro problemi nascono del loro basso livello professionale e finiscono ad ingrassare la plebe senza futuro, ma intanto votano sempre progressismo. 
I pennivendoli, che scrivono come ordina il direttore editoriale oppure fanno la fame, devono capire che vendersi per 30 denari non è una bella cosa, una buona scelta.
Sarebbe meglio e sarebbe più decoroso un lavoro da spazzino, che vendersi per così poco. 
Chi impone tutto questo schifo?
Spesso chi comanda non è sempre geniale, abbiamo avuto imperi decadenti caduti perché al potere avevamo ridicoli signorotti snob, patetiche caricature del passato.
Gli snob desiderano la plebe e quindi i bambini italiani non li vogliono, perché già integrati, perché possono studiare e mandare i signorotti veramente a lavorare, qualcosa che temono di più della dannazione eterna.
Invece la plebe multietnica si può dominare, manovrare e sfruttare, ma può portarci nel sottosviluppo.
Quindi invece di usare i soldi delle tasse per aiutare le famiglie italiane oppure quelle africane in Africa, per far studiare i bambini neri, li regalano ai corrotti che li spendono per borse, scarpe e vestiti di lusso.
Impongono il silenzio e nessuno ne parla, sino a quando uno di questi si dà alla politica ed allora lo si attacca per rubargli i voti.
Io sogno invece dei grandi processi, che mettano in gabbia, meglio ai lavori socialmente utili, tutti i responsabili di questi crimini.
Ci stanno rubando il futuro, lo stanno rubando a noi, ai nostri figli, nipoti e anche ai migranti.
Intanto i falsi scrittori fanno le vittime, perché hanno paura di essere scoperti e di essere rimandati a svolgere i lavori a loro adeguati, pulire i cessi.
I pennivendoli non si arrendono mai, neppure di fronte all'evidenza.

21 ott 2022

Gli idioti di Bruxelles e la triste fine di un'Unione fuori dalla storia.

Quando si parla di democrazia e si è autoritari, quando si vogliono imporre presunti diritti umani, da mai discutere, valutare e analizzare, ma solo da accettare senza dubbi, siamo sotto una dittatura.
Inoltre la libertà in Italia e in Europa non permette di contestare situazioni di potere consolidate o si è emarginati, nel giornalismo, nelle amministrazioni pubbliche, ma anche nel mondo del lavoro più umile, nelle fabbriche per esempio. 
La fiaba della democrazia continua ad essere raccontata per gli ingenui con il pensiero unificato, dove i dubbi non nascono mai.
Infatti essere contro la guerra in Ucraina significa........ essere favorevoli all'invio di armi agli ucraini, che buoni non sono, come non lo sono i russi.
Gli ucraini sono da aiutare perché sono della nostra posizione filo occidentale e se si critica questa situazioni sei da mettere sotto controllo come amico dei russi, tutti cattivi e brutti, compresi gli scrittori e i poeti dell'Ottocento, anche loro filo Putin secondo questi dementi, che insegnano anche nelle università.
Il sistema è chiaro, se non approvi le verità assolute e assolutiste sarai emarginato, non farai carriera, a meno che il ribelle sia capace di muoversi nel mondo dei super capaci, che vanno dall'artigianato alla speculazione finanziaria, o alla presentazione dei brevetti.
In pratica sono pochi quelli che possono muoversi sopra la realtà quotidiana, tutti gli altri, in ufficio e nelle officine, ma anche con negozi loro, se esprimono idee fuori dal branco, non hanno molte speranze di sopravvivere e imparano presto a tacere.
Quando le democrazie si trasformano in regimi prima o poi esplodono, è solo questione di tempo.
L'Unione Europea appare sempre più fragile e opprimente, quindi le posizione anti unione crescono, infatti questa unione finanziaria e non di popoli, ricatta i suoi cittadini con imposizioni finanziarie, come quelle contro la Grecia.
Più  che un'Unione libera questa assomiglia all'ultimo sistema coloniale, dominato dai Paesi più ricchi, come Germania, Francia, Paesi Bassi, che fanno i colonialisti feroci e razzisti sul resto dei popoli europei.

17 ott 2022

Cosa c'è dietro il politicamente corretto?

Se io esprimo un'opinione in disaccordo con una persona intelligente, questa mi risponde con le sue argomentazioni e le sue contro analisi.
Invece il politicamente corretto impone dei valori assoluti, dogmatici e demenziali, detti diritti umani, mai da discutere o si è trattati come criminali, ma non si notano contro analisi, se non frasi altisonanti sparate dal loro pulpito virtuale.
Sì, non si può discutere assolutamente le idiozie affermate o si è coperti di insulti, minacciati fisicamente, comunque si è ostacolati nella vita reale.
Facebook ti censura e la schedatura, illegale e criminale, che serve per selezionare dipendenti e lavoratori, anche autonomi, passa anche attraverso questa rete assurda e demenziale.
Se esprimi dubbi e opinioni che mettono in crisi le verità assolute, da regime tirannico, sei emarginato in molti settori, dallo spettacolo, al giornalismo sino alle farse intellettuali delle carriere universitarie, o di scrittori di nessun valore.
 Da noi poi costoro sono gli eredi del compromesso storico, ovvero della fusione del Partito Comunista con la Democrazia Cristiana, che di cristiano aveva nulla.
Così i diritti dei pederasti, veri o presunti, si vogliono imporre con delle leggi che metterebbero in crisi, forse anche in prigione, chi non è d'accordo, con una censura viscida, che colpisce le opinioni con problemi legali, che per la gente comune sarebbero devastanti economicamente, con cause e contro cause.
Questo sistema assurdo e criminale di imporre, con la censura, le verità di regime ha bloccato i tribunali con milioni di cause inutili.
Però mi chiedo il perché di tutto questo.
Abbiamo la logica consumistica portata al suo estremo, dove i capricci sono la base di tutto, da soddisfare ad ogni costo, abbiamo i mediocri che difendono il potere dei faccendieri e dei riciclatori di denaro sporco.
Infatti i veri mali della nostra società non vengono neppure trattati, come i diritti di molti minori immigrati, che spariscono nel nulla, per la gioia dei pedofili, oppure le varie schiavitù dietro le molte prostituzioni, anche maschili.
Poi le droghe e lo spaccio arricchiscono alla fine i soliti speculatori, che stanno sopra tutto questo.
La nostra società si muove e agisce in base agli interessi speculativi dei soliti scaltri, le case occupate dei migranti marciscono per i tubi rotti, diventano delle cloache e prima o poi, verranno vendute per favorire speculazioni immobiliari.
Il denaro sporco viene ben lavato e passa di mano in mano per entrare nei patrimoni dei soliti abili speculatori, che nulla hanno a che fare con il crimine organizzato, ma se i mafiosi comprano, vendono rapidamente azioni e titoli loro ci guadagnano abbondantemente.
Quindi il buonismo e il politicamente corretto, che favorisce vizi di ogni genere in nome del liberismo, nonostante le tante malattie che poi vengono al seguito, sifilide e HIV, tossicodipendenze varie, considera dei diritti ogni capriccio delle menti malate.
Guai a proporre valori differenti, cattolici o laici che siano, si è contro i diritti umani.
Quindi, alla fine, sino a quando il degrado sociale e culturale porterà ricchezza a certi furbastri, dietro le quinte, si censurerà la Divina Commedia perché omofoba, i Promessi Sposi saranno disprezzati perché scritti da un cattolico.
Sì, dietro ai cretini abbiamo sempre chi fa i soldi, mentre questi poveretti dovranno andarsene all'estero, come hanno promesso, se non passeranno leggi che condannino il pensiero tradizionale, ovvero gli uomini sono uomini e le donne sono donne per esempio. 
Mi chiedo.
È possibile che tutto l'Occidente sia finito in pugno a tali dementi?
Sì, siamo proprio alla fine di un'epoca e al declino del nostro mondo occidentale.

10 set 2022

Il paese dei raccomandati, dei carrieristi incapaci.

Io ho sempre creduto che non siano solo il capo, il dittatore di turno, il farabutto al potere, corrotto e mafioso, che impongono certe scelte, certe situazioni criminali, i responsabili del sistema corrotto italiano. 
In Italia abbiamo i concorsi truccati da decenni, prima si accusava la Democrazia Cristiana e il Partito Socialista, oggi è il turno del PD, ma domani non si sa chi giocherà sporco, perché in troppi guadagnano dentro le istituzioni corrotte.
Un mito che è crollato per me sta nei docenti universitari, che reputavo colti, intelligenti, superiori a tutto.
Invece ho scoperto che spesso sono dei fancazzisti, parassiti politici, affiliati ai poteri forti, dalla massoneria, al vescovado o al sindacato politicizzato.
Poi ho scoperto che spesso costoro sono dei mantenuti, le donne dai mariti liberi professionisti, che sognano una moglie che gli onori, da mostrare nella buona società.
Gli uomini invece giocano sporco, copiando a destra e manca, i libri di testo che faranno acquistare dai loro poveri studenti.
Sì, il marcio è tanto, in ogni luogo e più abbiamo denaro pubblico, più viene sprecato e rubato facilmente.
La gente sa tutto, ma pur di ottenere qualche vantaggio si accoda, come cani fedeli.
Spesso è la necessità che spinge, ma abbiamo anche altro, il silenzio assenso per quieto vivere sta al primo posto.
La faccenda non li riguarda, oppure tutti rubano, quindi è inutile pretendere l'onestà, secondo troppi rassegnati per comodità.
Sì, abbiamo il popolo dei cani che attende che qualche briciola cada dal tavolo per leccarla.
Così abbiamo i difensori dei tanti posti abusivi occupati, giornalisti, docenti universitari, zoccole di lusso del mondo dello spettacolo, scrittori fasulli, che vincono concorsi letterari truccati e tanti altri ancora.
Sì, le puttane di regime temono di doversi mettere in fila per un pasto alla Caritas, oppure guadagnarsi da vivere come manovali dell'edilizia.

14 dic 2021

Mafia, Stato e crimine legalizzato.

Il sistema, non solo italiano, che si basa su menzogne evidenti per i non dementi, pare un assurdo che comporta una grande complicità, io dico, di branco.
Lo spaccio è libero e....... democratico, tollerato e multietnico, quindi tutti lo vedono, si possono fare due domande, ma non se le fanno: da bravi omertosi non vedono, non sentono e non parlano.
Un tempo gli spacciatori erano gli stessi drogati anziani, ma una volta arrestati dicevano tutto, perché bastava lasciarli chiusi, senza sostanze per alcune ore e raccontavano da chi e da dove ricevevano la merce.
Così ecco che si è preferito dare questo lavoro, molto pericoloso per i malavitosi, perché in contatto con i tossicodipendenti, sempre pronti a parlare, agli immigrati, che una volta in carcere tacciono, in genere e non portano gli inquirenti al livello più alto, superiore, dell'organizzazione.
Questa verità è notissima, ma esiste anche la questione del ricambio, per tutti questi lavori sporchi, o anche per il lavoro nero, con i caporali al seguito, di stampo mafioso.
Così la criminalità ingrassa, anche con il traffico dei migranti, la magistratura....... non ha mai prove che conducono ai livelli superiori, ai riciclatori, ai politici e io dico anche, ai giornalisti e a certi scrittori, abili copiatori professionisti, con denuncia di plagio già caduta in giudicato, che ci fanno la morale, per esempio, dal Corrierone nazionale, in soccorso del noto delinquente, condannato per truffa contro lo Stato, per falso e appropriazione indebita, ma santo subito per il ceto mediocre, quello che non vede mai nulla e........ non capisce mai nulla, o così vuol far credere ed evita certe zone della città, specialmente di sera, perché quei quartieri sono frequentati dai drogati.
Quindi, come ai tempi della Prima Repubblica, quando i concorsi, gli appalti e la cosa pubblica in genere erano tutti inquinati e tutti lo sapevano, così oggi tutti sanno che le cosche, gli uomini d'affari, di certi affari, i politici e i giornali sono tutti sozzi, corrotti, marci, ma tutti alzano le spalle.
L'importante è mangiare e farsi i propri interessi, perché sono convinti che i guai riguardino solo gli altri.

5 dic 2021

PD e progressisti, il vecchio che sposa il peggio.

La sinistra doveva, secondo la tradizione politica europea, sposare il progresso, mentre la destra dovrebbe stare con la conservazione e la tradizione.
La sinistra lottava, nelle dichiarazioni e nelle strategie, per i diritti dei lavoratori, questo almeno nelle intenzioni.
Oggi invece tutto è mutato e i più grandi nemici dei lavoratori li trovi tra i sindacalisti, ormai squallidi burocrati, in questa sinistra a servizio di affaristi, loschi faccendieri, che difendono privilegi e interessi sporchi, anche criminali.
Oggi poi abbiamo pure il papa nero, ovvero il papa dell'ordine religioso dei gesuiti, che sono noti prelati amanti del potere e abili mentitori professionisti, come insegnano da secoli i migliori intellettuali e scrittori europei.
L'accoglienza ha un solo scopo, fermare il progresso economico, tecnologico e sociale da noi.
Dietro a questi ospitali progressisti c'è la strategia di distruggere almeno 150 anni di lotte sociali in Italia e in Europa, per i diritti dei lavoratori, portando alla fine dello Stato sociale, che salterebbe inesorabilmente con queste masse di disperati, che lo farebbero di fatto fallire, per gli alti costi, che ci sarebbero per mantenere queste folle incontrollate e incontrollabili.
Questa sinistra, lo ricordo, è figlia della fusione dei partiti della Prima Repubblica, corrotti e affiliati alle cosche mafiose, che si sono unite e hanno cambiato nome, perché erano impresentabili.
Oggi il PD ha una base nel passato Partito Comunista, una componente nel PSI di Craxi, nella sinistra democristiana, viscida e ambigua, con il suo elettorato in parte mafioso
Quindi, pur di non perdere il potere, costoro e tutta la folla di amichetti, sperano nel disordine sociale, che porteranno i migranti, per distrarci dai loro ladrocini, i loro numerosi crimini, fermando lo sviluppo, che come i feudatari, i nobili ammuffiti, temevano come la peste, infatti furono spazzati via dal nuovo che avanzava.
È strano che un papa gesuita, con un passato di buoni rapporti con i generali golpisti argentini, oggi sia tutto a sinistra?
No, è nella logica del potere del momento, ovvero si impedisce che lo sviluppo sociale ed economico metta a nudo il marcio di potenti, di decadenti personaggi, senza meriti, senza intelligenza, ma solo con scaltrezza da serpenti.

24 ott 2021

Bergoglio peggiore del papa Borgia?

Alessandro VI, il famigerato papa Borgia, passò alla storia per essere un individuo propenso al crimine e ad ogni altro atto disgustoso.
Riconobbe come suo il figlio illegittimo di Lucrezia, sua figlia riconosciuta, appunto con il cognome Borgia, diventando padre di suo nipote. 
Provocò guerre e favorì il figlio Cesare, che commise parecchie atrocità nella sua esistenza da criminale, da mercenario senza scrupoli.
Eppure abbiamo un pontefice che supera oggi un tale personaggio immondo, vizioso, forse pure incestuoso, amante del potere più di ogni altra cosa e sicuramente ateo. 
Bergoglio lo supera in malvagità.
Impropriamente e in modo blasfemo, si fa chiamare Francesco, pur avendo fatto carriera come Gesuita, noti da sempre per essere considerati scaltri e ipocriti, subdoli come serpenti striscianti, come i maggiori scrittori e intellettuali europei li descrivono da quando questo ordine maligno è sorto.
Diciamo che sicuramente i due falsi cristiani hanno in comune due caratteristiche: l'amore verso il potere mondano, terreno, la capacità di trattare con.... Satana per una briciola di altro potere, ponendosi contro la verità e la giustizia in modo sconsiderato, lasciando che le loro scelte facciano il loro tragico corso.
L'antipapa attuale forse, anzi, sicuramente, è peggiore del suo predecessore cinquecentesco, perché qui abbiamo il tradimento anche dei sentimenti e dei valori cristiani, come con il suo fregandosene schifosamente dei massacri in Africa verso i cristiani neri, o con la sua visita negli Emirati Arabi, patria del riciclaggio del denaro sporco di tutto il mondo, dando ai traffici criminali una protezione....... morale.
Poi ha definito l'islam religione di pace, ovvero questa la possiamo considerare una delle sue tante barzellette, infatti la pace di cui parla, probabilmente, è quella dei cimiteri.
Inoltre il suo modo di fare porta allo svuotamento delle chiese, all'allontanamento dei veri cristiani dalle comunità cattoliche, lasciando i soliti viscidi e striscianti lecchini, quelli che vanno in chiesa non per pregare, ma per farsi vedere dal prete, dopo essere passati prima dal sindacato e dal Partito Democratico.
Diciamo che i cristiani, quelli che credono in Cristo e nella sua autentica parola, sono messi duramente alla prova, ma ricordiamoci che un pontefice così arriva ogni 500 anni, quindi attendiamo che Dio se lo riprenda e lo mandi dove merita di andare.
Amen.

5 lug 2021

La corruzione è un veleno che penetra tutta la società.

I corrotti non sono solo coloro che si prendono le bustarelle, fatto ormai marginale e non è più unico metodo per pagare il corrotto, funzionario pubblico infedele.
Mi ricordo gli anni precedenti a tangentopoli, quando ogni edificio pubblico, ogni lavoro stradale era lunghissimo, eterno e i soldi.......... non bastavano mai, era sempre necessario aumentare gli stanziamenti, per misteriosi aumenti dei costi.
Tutti sapevano che i costi erano dovuti ai soldi da versare ai partiti e ai politici.
Poi c'era il sistema delle raccomandazioni e della selezione del personale, primo nel pubblico e nel parastato, ma anche nel privato, che considerava la prima virtù, la più importante, quella della fedeltà e del silenzio.
Se uno taceva e sorrideva di fronte al marcio, alla corruzione, agli affari sporchi, come l'inquinamento da non denunciare mai, all'evasione fiscale, a tanti piccoli affari illeciti, faceva carriera, altrimenti finiva tra gli emarginati, i perdenti, i disoccupati.
Un posto da spazzino era già tanto per lui.
La gente lo disprezzava, era considerato un fallito, un........... cattivo che meritava la giusta punizione da......... infedele al sistema.
Così oggi immaginatevi un sistema pubblico senza idioti che difendano il tal corrotto, il tal partito, i traffici illeciti e criminali, che tutti vediamo.
Nelle periferie la droga scorre e le bande criminali spacciano alla luce del sole, sono formate da migranti,........ soccorsi come naufraghi e profughi in mare, da associazioni di volontari pagati, con finanziamenti che nessun magistrato vuole capire sino in fondo da dove provengono e perché vengono...... versati.
Poi abbiamo degli intellettuali che straparlano e scrivono idiozie terrificanti, con idee convenzionali, buoniste, insultano e minacciano chi non la pensa come loro, ma, guarda il caso, queste idee favoriscono traffici illeciti, dai manovali sotto pagati in agricoltura, agli spacciatori africani, al crollo del costo del lavoro per tutti i lavori non specializzati.
Mi chiedo se costoro avessero la stessa popolarità solo per i loro.......... improbabili meriti letterari da scrittori, scrivendo in modo onesto, denunciando il marcio palese.
Così abbiamo il popolo dei minchioni che batte sempre le mani ai personaggi che difendono il regime corrotto, perché devono vincere il concorso con le risposte già pronte, come la cronaca nera ci insegna, perché la tal ditta cerca un espero che non vede e non parla sui soldi sporchi che entrano ed escono.
Sì, nulla è mutato e quando si va a prendere il treno nessuno si domanda perché lo spaccio di droga nei pressi della stazione è sempre libero, quando basterebbe la volontà politica decisa per liberarci da questo marcio in pochi mesi.
La risposta è identica al perché la Benetton abbia ancora il controllo delle autostrade, su cui tutti ci passiamo, nonostante il crollo del viadotto ligure.
Tutti sappiamo che dietro c'è la corruzione di un sistema politico e clientelare, marcio sino al midollo, passando per gli........... intellettuali, così li chiamano, progressisti, all'ultimo magistrato appena assunto.
Tutti tacciono e fanno gli scongiuri quando transitano sui viadotti autostradali.
Più che un popolo corrotto, siamo un popolo di fessi.

9 giu 2021

Scrittori e docenti, idioti inutili a servizio del potere.

Come in tutti i regimi servono gli scemi del villaggio che starnazzano, che urlino viva il re, o viva il tiranno di turno, quello che tutti odiano, che tutti sanno che è pure ladro e incapace.
Così eccoli i poverini, con le bandierine arcobaleno, eccoli che urlano, strillano e con loro abbiamo i mediocri incapaci, quelli che prendevano 10 nel tema, grazie al collage di classici della letteratura, di belle frasi rubate.
Loro leccavano i culoni dei professori e così nessuno osava far notare che quello....... stupendo scritto era tutto scopiazzato.
Stando sempre sul carro giusto, dei vincitori, ma sempre pronto, come tutte le puttane, a saltare da carro a carro, come le male femmine, da letto a letto, si facevano belle carriere, da scrittore o da docente universitario in campo rigorosamente umanistico.
Gli scrittori dei miei stivali sono noti per la loro evidente arte di copiatori, di mediocri scribacchini, basta avere un po' di esperienza letteraria per capire che i loro scritti sono mediocri, banali, con l'inserimento di frasi rubate, che generano trame insensate, da schizofrenici.
Oppure la banalità del testo è tale da lasciare perplessi tutti coloro che i libri li leggono sino in fondo, specialmente i classici, quelli scritti da persone intelligenti e colte, non da capre, da oche starnazzanti.
Questi falsi intellettuali poi passano in televisione, con le loro brutte facce, provocano, insultano, ne sparano tante, come tutti i giullari dei sovrani, a difesa del potere costituito, progressista, difendono senza pudore i criminali e i corrotti, condannano tutti gli oppositori con disprezzo.
Questo avviene perché da noi le università e le case editrici ricevono sovvenzioni pubbliche, che ne indirizzano le scelte editoriali e la selezione dei docenti, degli autori.
Alla fine di tutta questa pagliacciata abbiamo chi in vita sua non ha mai letto un libro, ma per dimostrarsi......... colto con amici, colleghi e parenti si compra il libro della scrittrice bruttona, ogni riferimento a una nota oca starnazzante non è puramente casuale, si mette in tasca il volume, in bella vista e il minchione si considererà intelligente e anticonvenzionale, superiore verso tutti i bianchi razzisti, trogloditi.
Si sa che la miseria umana è la peggiore sciagura che colpisce la specie umana.

20 mar 2021

Crimini legalizzati, il sistema funziona benissimo e rende molto.

Il caso del traffico dei migranti, ovvero un commercio evidente come il sole, dove loro non potrebbero pagarsi viaggi tra i 5 mila e i 10 mila euro, inoltre si sa che pure moltissimi italiani questi soldi se li sognano.
Per il gioco del cambio economico, finanziario delle monete forti su quelle deboli, è come se i nostri disoccupati disponessero dal mezzo milione al milione di euro, ma vedendo che i soldi sono........ pochi per campare decidano di emigrare, per svolgere i lavori più umili, o rischiare il carcere.
Sto esagerando?
Faccio due calcoli, nel mondo l'80% degli abitanti detiene il 5% della ricchezza prodotta, ovvero il Pil, Prodotto Interno Lordo.
Quindi hanno un reddito procapite di meno di 3 dollari al giorno, ovvero di 2 euro e 50 centesimi circa.
Quindi costoro 10 mila euro li guadagnano in 15 anni almeno e più, in conseguenza è impossibile, anche per il loro stile di vita, alla giornata, che riescano ad accumulare somme simili individualmente, poi loro vivono senza programmare il futuro e se avessero somme simili camperebbero di rendita per 15 o 20 anni almeno, senza muoversi o dandosi da fare. 
Invece un lavoratore in Italia costa, con tasse e altro, almeno 20 mila euro, per salari da fame, da 800 euro al mese, i contributi e le tasse raddoppiano il costo del lavoro, in pratica metà di ogni salario lo prende il lavoratore e metà lo Stato.
Se un imprenditore, chiamiamolo così, si importa un nero per diecimila euro, lo fa lavorare in nero, scusate il gioco di parole, spenderà in un anno quello che spendeva per un regolare italiano in 7, o 8 mesi, guadagnandoci da subito.
Questo per il primo anno, poi il nero costera almeno un quinto dell'italiano, dimostrando che i negrieri sono sempre...... molto ospitali.
Ecco chi paga il viaggio a costoro.
Non lo avevate capito? 
Poi abbiamo gli spacciatori e le prostitute, che sono lavori che gli........ italiani non vogliono più svolgere, che rendono tantissimo alle mafie e ai riciclatori, molto bravi a trattenersi gran parte degli utili, che generano tanti nuovi ricchi, sempre ben vestiti, altezzosi e antirazzisti.
Per non far scoprire il sistema, che tutti possono vedere e constatare, se non sono ritardati mentali, servono tanti combattenti per i diritti umani, si definiscono così, dal sindacalista dai 10 mila euro al mese, al minchione giornalista che strilla e insulta, ai comitati degli intellettuali, Dio ci salvi da costoro, che raccolgono firme tra famosi personaggi che vanno dai cantanti stonati ai semianalfabeti ................ scrittori famosi.
Aggiungiamo pure certi preti e Bergoglio, che rientrano nella catena degli..... affari. 
Tutto questo poi trova l'appoggio da parte del ceto mediocre, sempre aperto e democratico, ospitale, perché ha schifo delle case popolari, delle periferie degradate e disprezza chi lavora onestamente perché........ si sporca le mani.

3 mar 2021

Gli Statali: Il piccolo mondo dei dipendenti pubblici Formato Kindle di Arduino Rossi (Autore) Formato: Formato Kindle

https://www.amazon.it/dp/B077SNTQGJ 


Racconti ironici, sarcastici e un po' cattivi sui dipendenti pubblici e il loro mondo.
E' molto diffusa l'opinione che considera i lavoratori dell'Amministrazione Pubblica persone grigie e senza spirito
d'iniziativa.
Non esiste nulla di più errato: non c'è statale che non si ritenga sprecato per il suo impiego e non sogni un'altra
attività.
Nella categoria sociale più tranquilla per la sicurezza del posto
si annidano i sostenitori più accaniti del lavoro indipendente: si trovano avvocati mai togati, commercianti senza negozio e scrittori senza editore.
Sono persone che desiderano più di tutti gettarsi nella mischia dell'esistenza e ambiscono alla libera professione.
Negli archivi polverosi, tra pile di incartamenti e in "gloriosi"
edifici vetusti esistono degli esseri ricolmi di speranze, di
paure e di rimpianti, pronti a rischiare la carriera per l'illusione da sempre coltivata nel proprio cuore, getterebbero pure il loro bene più prezioso, il posto fisso e sicuro.
Scrissi ventuno vicende sicuramente simili a centinaia, forse a migliaia, di fatti reali.
Non pretendo di aver rappresentato il complesso e vario mondo del Pubblico Impiego: i personaggi descritti sono tipici, ogni ufficio ne ha almeno uno, ma possiedono una loro unicità.
Sono figli della mia fantasia e nessuno può rivendicare qualsiasi rassomiglianza: vivono e camminano perché la mia mente
li ha generati.
GLI STATALI

Ventuno racconti, sottotitolo: L'IMPIEGO FISSO
1) IL PRECISINO;
2) LO SCRITTORE;
3) L'ARRIVISTA; 4) L'AVVOCATO;
5) LA SPORTIVA;
6) L'AMANTE DEL DIRETTORE;
7) IL VANITOSO;
8)L'INGENUO;
9) LA VOLPE;
10) IL PIGRO;
11) L'INCORRUTTIBILE;
12)L'IDEALISTA;
13) L'ARTISTA;
14) IL PASTICCIONE;
15) CARRIERA DA DIRIGENTE STATALE;
16) IL DIO D'ORIENTE;
17) LA SIGNORA DI CLASSE;
18) IL RACCOMANDATO;
19) PROFESSIONE SEDUTTORE;
2O) LO SCIENZIATO;
21) NATO PER IL COMMERCIO.-
ARDUINO ROSSI è un blogger libero, attualmente e scrive, con le solite difficoltà, su NOTIZIE NEWS BLOG.
Ha scritto in passato su qualche periodico, come collaboratore esterno, dipinge per passione, ma attualmente lotta dentro 

7 dic 2020

Gli Statali: Il piccolo mondo dei dipendenti pubblici Formato Kindle di Arduino Rossi (Autore) Formato: Formato Kindle

https://www.amazon.it/dp/B077SNTQGJ 

Racconti ironici, sarcastici e un po' cattivi sui dipendenti pubblici e il loro mondo.
E' molto diffusa l'opinione che considera i lavoratori dell'Amministrazione Pubblica persone grigie e senza spirito
d'iniziativa.
Non esiste nulla di più errato: non c'è statale che non si ritenga sprecato per il suo impiego e non sogni un'altra
attività.
Nella categoria sociale più tranquilla per la sicurezza del posto
si annidano i sostenitori più accaniti del lavoro indipendente: si trovano avvocati mai togati, commercianti senza negozio e scrittori senza editore.
Sono persone che desiderano più di tutti gettarsi nella mischia dell'esistenza e ambiscono alla libera professione.
Negli archivi polverosi, tra pile di incartamenti e in "gloriosi"
edifici vetusti esistono degli esseri ricolmi di speranze, di
paure e di rimpianti, pronti a rischiare la carriera per l'illusione da sempre coltivata nel proprio cuore, getterebbero pure il loro bene più prezioso, il posto fisso e sicuro.
Scrissi ventuno vicende sicuramente simili a centinaia, forse a migliaia, di fatti reali.
Non pretendo di aver rappresentato il complesso e vario mondo del Pubblico Impiego: i personaggi descritti sono tipici, ogni ufficio ne ha almeno uno, ma possiedono una loro unicità.
Sono figli della mia fantasia e nessuno può rivendicare qualsiasi rassomiglianza: vivono e camminano perché la mia mente
li ha generati.
GLI STATALI

Ventuno racconti, sottotitolo: L'IMPIEGO FISSO
1) IL PRECISINO;
2) LO SCRITTORE;
3) L'ARRIVISTA; 4) L'AVVOCATO;
5) LA SPORTIVA;
6) L'AMANTE DEL DIRETTORE;
7) IL VANITOSO;
8)L'INGENUO;
9) LA VOLPE;
10) IL PIGRO;
11) L'INCORRUTTIBILE;
12)L'IDEALISTA;
13) L'ARTISTA;
14) IL PASTICCIONE;
15) CARRIERA DA DIRIGENTE STATALE;
16) IL DIO D'ORIENTE;
17) LA SIGNORA DI CLASSE;
18) IL RACCOMANDATO;
19) PROFESSIONE SEDUTTORE;
2O) LO SCIENZIATO;
21) NATO PER IL COMMERCIO.-
ARDUINO ROSSI è un blogger libero, attualmente e scrive, con le solite difficoltà, su NOTIZIE NEWS BLOG.
Ha scritto in passato su qualche periodico, come collaboratore esterno, dipinge per passione, ma attualmente lotta dentro la rete. Internet, contro le censure per uno spazio libero e democratico, per tutti