1 set 2012

IL PIANTO E LA GIOIA ..poesie di Arduino Rossi









IL PIANTO E LA GIOIA

Stelle

Perché non possiamo vedere le stelle?
Perché le stelle ci sono state tolte?
Il sole non lo ruberanno!
Io lotterò contro questo
sopruso!

(14/5/1972)


Terra Promessa

Cerco un posto dove tutti i monti,
gli oceani e i colli dell'Universo
trovino dimora.
Cerco un luogo dove le immense foreste
della pace siano irrigate
da tutte le acque del Cosmo.
Cerco una terra dove gli astri
del creato traggano le loro
energie.
Cerco quel luogo dove fluisca
la sorgente della vita.

(9/10/1973)

Timore

Alto? Non so, ma forse è forte!
Potente e infinito? Chi lo sa?
La sua potenza è nel morire, perché
merita solo il nulla, il vuoto.
Potente? Sì, è audacissimo, ma solo
nel costruire.
il mondo è una gelida e immensa
distesa di ghiaccio, chiusa
tra le notti della morte.
Il suo corpo è senza sangue
giace sopra noi.
L'ha versato tutto sopra noi.
Il suo vino, caldo e rosso, sta dando
speranza, perché
egli è nato morto dalla distruzione.
Ecco! Vedo spuntare il sole.
I ghiacci si sciolgono e le brune
della notte fuggono, inseguite da un cavaliere,
risorto dalla morte.

(4/4/1974)


Il mietitore

I venti gelidi rinfrescano l'anima,
quelli caldi ridonano il coraggio.
Cimitero dalle bianche croci
in te non c'è speranza!
Tutto finisce e comincia in te.
Terra, dove la morte non può più mietere,
sei l'alfa e l'omega di tutti.
La speranza non ha significato
in te, perché nulla di migliore o
di peggiore può avvenire.
Sei tu la terra che cerco.

Mucchio di cenere.

Magnifico fiore, che io mai colsi,
ora addio.
Cerco una terra arida e un popolo stanco,
un popolo da amare.
Un popolo senza gloria nel passato e
fede nel futuro, dove tutto il bene che
possiede è una magnifica e selvaggia foresta
bruciata.

E' polvere su cui io e loro lavoreremo:
pianteremo un altro bosco, che fiorirà
e profumerà con la nostra fatica.
Campo sterile e brullo il tuo bruno
colore mi attrae come le foglie
morte dell'autunno.

Un Dio senza nome e dal volto
mascherato mi chiama verso te, terra
del popolo stanco, per dirmi il suo
nome e mostrarmi il suo volto.
E ora, stupendo fiore che io amai
e ancora amo, non piango più,
anche se il tuo fuoco mi ha lasciato una grande sete,
che solo il tempo annegherà.

Non ternerò mai più
o rosa fiorita in autunno e morta
in primavera; ora sei solo un ricordo.

(31/3/1975)


Dedicata a un caro amico morto

Corri Angelo, corri! Il sole è già tramontato.
Corri Angelo, corri! La morte ti attende, lascia
l'ultimo tuo messaggio al vento.
Corri Angelo, corri!
Sei troppo sincero e generoso,
il mondo ha paura della tua fede.
Corri Angelo, corri!
La tua vita non finirà mai!

(Novembre 1976)