I politici, chiusi nei loro palazzi, sempre più intenti nei loro giochi di potere, tra complotti, sono distanti dallo sviluppo tumultuoso di una società che cambia e non promette nulla di buono.
I conflitti tra vecchi residenti e nuovi arrivati sono sempre più furiosi, non tanto nelle azioni, ma nei sentimenti rabbiosi e cattivi che prendono piede: i baratri che si stanno apprendo nelle comunità sono veramente incolmabili in breve tempo.
I guasti attuali sono tali che forse tra generazioni si placheranno gli odi.
Esistono comunità sul nostro territorio che hanno pessimi rapporti già nelle patrie di origine, altre invece non si possono amare perché le loro culture sono veramente distantissime.
Per anni si è parlato di integrazione, ma il significato di questa parola, in bocca ai nostri politici e ai loro seguaci più vicini, i loro "servitori", si svuota di ogni significato: diventa un contenitore vuoto come i termini pace, libertà, giustizia.