13 set 2012

Pubblico Impiego ...la situazione peggiora sempre


Il Pubblico Impiego un tempo era un luogo tranquillo, dove i diritti dei lavoratori erano rispettati, ma oggi le condizioni sono nettamente peggiorate: la nuova politica, di destra e di sinistra, portata avanti da una antiquata cultura statalista, ha incancrenito la realtà.
I sindacati cosa fanno?
Si può dire che lasciano fare per diversi motivi: il primo è legata alla scarsa solidarietà che esiste tra i lavoratori nel pubblico impiego.
C'è pure la scarsa voglia di lottare e di difendere i lavoratori pubblici, perché tutte le nostre confederazioni sindacali, comprese quelle che si professano indipendenti, hanno alle spalle gruppi di potere e partiti politici.
Si impegnano e spronano i lavoratori quando questi servono contro quella parte politica o quei dirigenti che rappresenta gli interessi da combattere.
Tutta la pubblica amministrazione è suddivisa in tante macchie di leopardo, dove ci si scontra o ci si allea?
Tutto dipende dalle convenienze: questi sono contro e quelli sono a favore.
I lavoratori, poco alla volta, perdono i diritti elementari e in certi casi i diritti umani: le prepotenze e gli abusi sono tanti.
Le ripicche, le vendette contro chi alza la voce e si ribella non si contano, specialmente se sono senza l'appoggio dei sindacati e delle varie "confederazioni" di amiconi.
Ribellarsi per avere i propri diritti elementari è rischioso: si paga con la "tortura" dei cavilli legati, usati come armi improprie.
Solo chi possiede soldi da buttare in avvocati se la cava, ma se uno ha tanti soldi non lavora per mille Euro al mese.