Alessandro
Sallusti forse trascorrerà a casa la sua condanna a 14 mesi di pena
per calunnia, lo farà casa della sua compagna e così la questione
sulla diffamazione è in parte risolta, ma il DDl sulla Diffamazione,
che ha trovato lo spunto da questa vicenda, che poteva essere chiusa
con una semplice eliminazione nella vecchia legge del carcere, ma
invece la casta ha preferito attaccare tutti, giornali, giornalisti e
internet, perché teme la verità.
Se
passasse questa legge l’Italia uscirebbe dal gruppo dei Paesi
democratici, a ameno che rimanga una buffonata, una legge che nessuno
metterà in pratica, perché la prescrizione la limiterà.
Poi
un referendum la spazzerebbe in pochi mesi.
Devono
far paura, ma a quel punto l’arma potrebbe essere spuntata e la
calunnia cadrebbe sui querelanti, che dovrebbero pure loro ripagare i
danni morali dei giornalisti calunniati, accusati di calunniare.