Beppe Grillo sta chiamando Di Pietro dalla sua parte e ormai si può dire che il gioco è fatto: ora lui, Di Pietro, è il cattivo, ma contro ha il vecchio di partiti ormai in decomposizione, che esistono solo per difendere gli interessi degli aggregati, dei tesserati, mentre i faccendieri temono il libero mercato come il diavolo l'acqua santa.
Ecco che chi propone di farla finita con questa politica che ci costa tantissimo e porta e porterà solo recessione e miseria, sono indicati come i nemici da odiare, isolare, insultare, in perfetto stile tipico del socialismo reale.