Due coniugi albanesi, residenti a Perugia, sono stati espulsi dall'Italia, su ordine del ministro degli interni, perché facevano proselitismo e inneggiavano alla Jihad: il fenomeno non deve sorprendere più di tanto, perché sono molti, tra i migranti che fanno questo sporco lavoro, ovvero di cercare personaggi pronti ad uccidere, a commettere stragi ed altro in Europa o nel mondo.
Il fanatismo di costoro supera qualsiasi pessimismo sulla visione della natura umana, sempre crudele ed assurda.
L’odio poi verso chi ha dato a loro un lavoro, una casa e un futuro è qualcosa di mostruoso, odiano il popolo italiano, ma tornino a casa loro a questo punto e non facciano i nostri parassiti.