La scelta di insultare chi non la pensa come la pensi tu mostra sempre un pensiero debole, quindi il diritto all'insulto, preteso dai vescovi, come ai tempi lontani della Santa Inquisizione, preoccupa, perché a pagare non saranno loro, ben comodi nei loro palazzi vescovili, protetti dalla sicurezza pubblica, nel lusso, ma il singolo sacerdote, della truppa, il singolo fedele.
La Chiesa non dovrebbe mai entrare, anzi, non deve mai entrare nella politica attiva e se lo fa, con il passato sciagurato della vecchia Democrazia Cristiana, immischiata in traffici criminali, dalla mafia alla corruzione, al peggior clientelismo, con il riciclaggio di denaro sporco, con le trame di vario genere e viscidi atteggiamenti criminali.
Oggi essere sobri sarebbe un’ottima scelta: per gli errori del passato parte del popolo se ne andato dalla religione.
Vogliono restare solo loro e i loro affari… spesso non chiari?