Lui è sempre meno popolare, per le sue tante promesse, mai mantenute, per i tagli delle tasse che nessuno vede, mentre i tagli alla sanità la gente li prova sulla loro pelle, negando il diritto costituzionale, per la prima volta dal dopo guerra, della salute.
Oggi molti, ex lavoratori disoccupati e cassaintegrati, o pensionati con la minima, non si possono permettersi le cure mediche.
Lui, Matteo, invece le spara sempre tante ed ecco, come Silvio, suo maestro, la promessa del ponte sullo stretto di Messina.
Con che soldi si farà questo?
Con quelli tagliati ai pensionati, ai lavoratori e agli ammalati.