Tutta questa roba serviva per la movida milanese, nei locali notturni: nella città più ricca d’Italia la droga scorre a quintali, anzi a tonnellate e le mafie si arricchiscono, in un gioco perverso che porta poi a riciclare il denaro sporco dentro le realtà produttive e finanziarie della stessa città meneghina.
Qualcosa non funziona, per prima cosa nel modo di divertirsi e di concepire la vita, poi nel rapporto politico ed economico con la criminalità e nel modo di fare denaro, guadagnare soldi da parte del mondo affaristico, senza scrupoli.