30 ott 2016

Filippine, Duerte, un modello?

Dopo tante inutili polemiche, spesso ipocrite, sul modo usato da questo presidente delle Filippine, per sconfiggere il traffico di droga nel suo Paese, ovvero uccisioni sommarie, non rimane che sperare di non trovare 10, 100, 1.000 Duerte nel mondo.
Il suo sistema è  spicciolo, ma non è  l'unico criminale in uso nel Sud del mondo: le carceri dei Paesi poveri sono dei luoghi senza ritorno, ovvero la sopravvivenza dei carcerati è  di circa due anni e ancora meno.
Se il presidente avesse ordinato di compiere arresti in massa di delinquenti, peggiorando le condizioni dei detenuti, nell'arco di un anno avrebbe ottenuto un risultato simile o superiore, per numero di morti, di quello attuale.
Poi lo avrebbero lodato come un abile presidente.... dalla tolleranza zero.
Si vede che preferisce usare i metodi che danno risultati  immediati, tutto il resto è  ipocrita polemica, da parte della stampa occidentale:  le carceri del Sud del mondo sono dei mattatoi.