Questo slogan era diffuso nelle strade italiane sino agli anni della grande repressione degli anni di piombo, quando essere di estrema sinistra, con analisi e razionalità critica, era considerato un crimine e venivi inquisito come sospetto terrorista, non trovavi lavoro, o ti sparavi, o passavi al suicidio politico e umano, proprio andando in braccio ai terroristi, oppure tacevi, per non morire.
Oggi però a pagare sono i lavoratori, gli sfruttati di sempre, i padroni ci sono sempre e trattano i sottoposti molto peggio dei loro cani, spesso viziati.
Quindi oso dire e urlare, nel web: "Viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse-tung".