Il principio è santo e giusto, avendo poi 13 milioni di
persone che non lavorano o non studiano in Italia, dai 15 anni sino ai 65,
appare qualcosa di doveroso.
Invece il lavoro è sempre di basso livello, super sfruttato,
poi i pochi tecnici e super tecnici o se ne vanno all’estero o si fanno pagare
tantissimo: bisogna mutare il sistema lavorativo, rendendolo più equo, ma per
ora è solo un sogno.