La nostra storia, purtroppo, ha conosciuto dall'inizio uno sviluppo economico, che ha confuso il pubblico con il privato: furono gli appalti pubblici che ci dettero lo sviluppo dopo l'Unità d'Italia, ma anche le abitudini al clientelismo e di fatto alla corruzione.
Il sistema Italia così partì con il piede sbagliato e questa ambiguità proseguì durante tutta la Prima Repubblica, con il rafforzare delle mafie varie, cosche comprese.
Oggi stiamo pagando un sistema che si trova a affrontare la concorrenza mondiale con questa zavorra, che ci rende perdenti alla partenza.