Ora i poverini, giornalisti e creduloni vari, che si bevono le cazzate della ius soli e delle fake news, paiono appunto dei perdenti in questa società: sono tutte persone che non hanno capito in quale era stiamo vivendo: sta per finire il mondo dei diritti per tutti, si sta spalancando il mondo dei diritti per pochi ricchi, che stanno a galla tra nuove tecnologie e neoliberismo.
Sopravvivrà chi capisce in quale era stiamo vivendo e si adatta alla logica della rete, prendendo notizie utili per agire, mentre tutti gli altri andranno a fondo, specialmente chi non possiede capacità razionali di analisi.
Infatti le fake news possono poco, o niente, perché chi agisce in rete sono coloro che gestiscono gli algoritmi, ovvero Google e Facebook, altro che immaginari hacker russi, per la fantasia dei poveri lettori della nostra stampa nazionale.
La ius soli poi è una grande buffonata, perché l’integrazione è culturale e molti italiani, di antica origine, rischiano l’esclusione, poi essere cittadini italiani o meno, fra pochi anni conterà poco: la ius soli sta aprendo la porta a un principio non scritto, ovvero la cittadinanza per meriti e non per origine e diritti acquisiti.
Quindi essere italiani sulla carta non impedirà, in futuro, di essere espulsi, magari nei nuovi ghetti che stanno crescendo nelle nostre periferie: per completarli mancano solo i muri di cinta, ma è solo una questione di tempo, prima o poi si faranno e saranno come quello di Varsavia durante la dominazione nazista della Polonia.