In Italia, forse più di altri Paesi al mondo, l’abitudine di salire sul carro dei vincitori è troppo forte.
L’esempio dell’attuale Presidente del Consiglio è eclatante: uscì da una famiglia cattolica e democristiana, pure di antica nobiltà, militò nell’estrema sinistra, si presentò alle elezioni politiche, negli anni Settanta, nelle file di Democrazia Proletaria, l’estrema sinistra, rientrò poi, poco alla volta nella sinistra moderata, sino a infiltrarsi nelle varie forze di centro sinistra, rifacendosi una…verginità politica.
Infine entrò nelle file del PD e dopo Renzi, conoscendo bene tutte le correnti della sinistra, divenne l’elemento di collegamento tra le varie forze di sinistra dal MPD alla SI, sino ovviamente ai renziani del Partito Democratico.
Le idee dove stanno?
Quelle volano con il mutare di stagione?