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18 giu 2024

Grandi mostre ad Aosta



Il mar 18 giu 2024, 16:04 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, martedì 18 giugno 2024

                                                                       

Grandi mostre ad Aosta

 

L'Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d'Aosta comunica che è stata approvata la programmazione delle esposizioni per l'autunno 2024 e per il 2025 al Centro Saint-Bénin e al Museo Archeologico Regionale di Aosta. Saranno tre le proposte di rilievo:

Al Centro Saint-Bénin di Aosta, dove per tutta l'estate 2024 è di scena la mostra Sguardi di intesa. La moda fotografata dalle donne, sarà realizzata dal 18 ottobre 2024 al 16 marzo 2025 una grande mostra dedicata a Inge Morath (1923-2002), celebre fotografa austriaca, la prima donna a diventare membro dell'Agenzia Magnum Photos. Saranno esposte 200 fotografie tra le più famose dell'autrice ma anche quelle meno note, con una sezione della mostra dedicata alle immagini a colori. Le fotografie di Inge Morath hanno la forza di scavare nell'intimità delle persone ritratte e sono il frutto di un percorso di conoscenza e vicinanza. Inge Morath ha imparato molto da Cartier-Bresson e Erns Hans, con i quali ha collaborato in importanti reportage.

Il Museo Archeologico Regionale di Aosta, dove nel corso dell'estate è di scena la mostra ArteNumero, dal 18 febbraio al 19 maggio 2025 sarà realizzata una mostra dedicata a Italo Mus, dal titolo Italo Mus fedele cronista del suo tempo. Il pittore valdostano in 80 opere inedite. La rassegna, a cura di Leonardo Acerbi e Remo Busana, raduna opere dagli anni dieci del Novecento fino agli ultimi mesi di vita dell'artista, provenienti da collezioni private o messe a disposizione dalla famiglia del pittore. A distanza di oltre 35 anni dall'antologica dedicata all'autore, la mostra si propone di raccontare oggi Italo Mus, attraverso sezioni tematiche, dal ritratto alla veduta.

L'estate 2025 al Museo Archeologico Regionale di Aosta vedrà di scena una grande mostra di rilievo internazionale dedicata a Picasso. La rassegna, dal titolo The other Picasso. Ritorno alle origini sarà aperta al pubblico dal 20 giugno al 19 ottobre 2025. La mostra, ideata in occasione del 50o anniversario della morte di Picasso nel 2023 e curata da Helena Alonso e Oscar Carrascosa, si avvale dei prestiti di istituzioni museali spagnole quali il Museo Es Baluard di Maiorca, la Collezione Serra, la Fundacion Fran Daurel di Barcellona, e documenta l'ampiezza della ricerca artistica picassiana, che esplora ambiti diversi, quali la letteratura, la danza, la ceramica. Nella perpetua ricerca delle sue radici culturali in Spagna, Picasso cercò di ampliare il suo linguaggio artistico esplorando strade meno conosciute. La mostra sottolinea l'ambizione di Picasso di sfidare le convenzioni dialogando nel contempo con il passato, attingendo alla sua storia personale, l'infanzia a Malaga, ma anche alle arti primitive e alle civiltà classiche.

L'Assessore Jean-Pierre Guichardaz dichiara: "Prosegue una programmazione espositiva di ampio respiro e alta qualità, che offre al pubblico approfondimenti sulla grande fotografia internazionale, con Inge Morath, sull'arte del Novecento con il più famoso artista del XX secolo, Pablo Picasso, senza dimenticare di valorizzare il legame con il territorio, con la mostra dedicata al più importante pittore valdostano, Italo Mus. Siamo particolarmente lieti di presentare un'ampia offerta culturale per la Valle d'Aosta".

Commenta Daria Jorioz, Dirigente della Struttura Attività espositive e promozione identità culturale: "Un grande impegno organizzativo e di ricerca sta alla base della programmazione espositiva regionale, che intende avvicinare il pubblico all'arte, un linguaggio espressivo universale che documenta la complessità del mondo."

 

 @vdaufficiale  

 regionevalledaosta.official

 Regione Valle d'Aosta

 Regione Autonoma Valle d'Aosta

 RegVdA

 

0500

us

 

Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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18 apr 2024

La guerra e le sue pulizie etniche.

La guerraPiù guerre ci sono e più miseri stanno peggio, non parlo solo della fame nel mondo, ma della salute pubblica, dell'acqua potabile e tanto altro.
L'Iran fa guerra a Israele e spreca miliardi, che potrebbero servire per il loro sviluppo sociale.
Si parla sempre dei morti diretti dei conflitti, ma mai di quelli indiretti, dei profughi, quelli veri, con donne e vecchi, con bambini, che muoiono lungo il percorso di fuga.
Poi ci si scorda che per le guerre interi popoli si affamano, nella miseria.
Sì, le guerre provocano da loro autentiche pulizie etniche e i dati demografici, di certi Paesi, per motivi di propaganda, possono essere totalmente falsati.
La più grande disgrazia delle guerre sono spesso le carestie, oltre alle malattie non curate, ma curabili.
È inutile nascondersi dietro l'ipocrisia, ma invece di lottare per la Palestina libera, sarebbe meglio denunciare e lottare contro il fanatismo religioso.
I grandi massacri degli ultimi anni hanno avuto come giustificazione proprio il terrorismo islamico, compreso quello di Gaza, attuale.
Forse sarebbe meglio lottare per denunciare gli islamisti, separandoli dal loro popolo, invece si vuole il Ramadan a scuola e si tollerano le donne dentro il recinto.
Poi da questo nasce l'emarginazione sociale, da cui scaturisce il terrorismo, che favorisce le pulizie etniche, con ghetti futuri e stragi come quelle di Gaza, che potranno avvenire anche da noi, se il loro terrorismo ci colpirà pesantemente.
Sì, le prime vittime del fanatismo islamico sono loro e combatterlo è un vero atto di civiltà.

6 apr 2024

La de natalità e la politica bastarda e contraddittoria.

Mi ricordo bene i discorsi degli esperti negli anni Settanta sul problema dell'alto tasso natalità, che secondo loro era insostenibile, non solo nei Paesi poveri, ma anche da noi.
Si può dire che per decenni questa musica è risuonata, anzi qualche cretino la ripropone, sui soliti giornali sponsorizzati dallo Stato e quindi da noi, sostenendo che per fortuna ci sono gli immigrati.
Infatti l'integrazione è fallita e abbiamo in compenso le baby-gang, per un improbabile futuro di super esperti informatici, mentre questi, oltre a rapinare, spacciare, picchiarsi e picchiare non sanno fare altro.
Sì, i futuri lavoratori di cui abbiamo bisogno sono europei e di Cultura occidentale, peccato per i nostri pennivendoli che pure loro li stanno già sostituendo con l'IA e il loro futuro appare nero.
Quindi, finalmente, si sono accorti che rischiamo di estinguerci, di essere sostituiti da bande di disadattati multietnici, trasformando le nostre città in grandi depositi di immondizia tossica, in tutti sensi, anche in quelli umani.
Così si cerca di far tornare il numero medio di figli per donna al 2,1, necessario per salvare il nostro futuro, la nostra civiltà, anche se a loro, i padroni dell'economia, interessano solo i loro investimenti finanziari, che crollerebbero con il crollo della popolazione legata alla nostra cultura.
Sì, hanno scoperto l'acqua calda, ma è meglio tardi che mai.
Io sono certo che la natalità tornerà a livelli accettabili, da anni si parla di utero artificiale, con i pregi e i difetti di tale strumento, che renderebbe più semplice alle donne mantenere il lavoro ed avere figli.
Però non è solo una questione} tecnologia ed economica, è tanto una faccenda culturale, le famiglie, più o meno unite, hanno un figlio unico, perché, giustamente bisogna mantenerlo sino alla laurea e oltre, spesso quasi sino ai trent'anni.
Esistono motivazioni di mentalità, di egoismo individualista, dove se non dai tutto ai figli ti senti un fallito, mentre sarebbe meglio fornire ai figli la voglia di fare, prima studiare e poi lavorare, virtù spesso rare.
Sì, la fine della cultura famigliare tradizionale, patriarcale e matriarcale, ci sta portando verso il declino, come popolo.
Forse qualche passo in dietro non farebbe male.

17 mar 2024

Il petrolio è il santo protettore dell'islam.

Non so quando si esaurirà l'oro nero, con il gas metano nelle riserve del Qatar, ma so che i petrol dollari sono uno strumento di corruzione dell'Occidente, infatti ciò che combinano nei Paesi islamici non muove reazioni popolari di piazza e lotte per i diritti umani.
Esiste ancora la pena di morte per l'apostasia verso l'islam, i diritti delle donne sono barzellette, le minoranze non islamiche sono perseguitate apertamente.
Poi, quando la legge non arriva, chi colpisce donne senza velo, o chi punisce chi si allontana dalla loro tradizione religiosa è tollerato impunemente, nessun loro giudice lo punirà.
So che mi daranno del razzista, ma so bene che la storia insegna, quindi i 13 secoli di dominio islamico ha reso poveri e rassegnati, senza grandi cambiamenti tecnici, culturali e scientifici, senza grandi nomi in ogni settore, popoli che hanno generato le basi  della civiltà umana, come gli egiziani o i discendenti dei babilonesi. 
Così, io ne sono certo anche per i dati e gli sviluppi che si notano, gli emiri e gli sceicchi sono i migliori amici degli speculatori finanziari.
Infatti immense risorse sono scivolate dalle mani di questi anacronistici sovrani in quelle di personaggi invisibili a noi gente comune, ma ricchi e potenti grazie alle speculazioni, agli affari, con questi personaggi incredibili, usciti da qualche fiaba di "Mille e una Notte".
Quindi la stampa, i Mass-media e la magistratura, sempre servizievole con i poteri forti, concedono agli islamici, agli islamisti tante cose contro la legge, la violenza contro le donne, le minacce contro chi cambia religione e tanto altro anche in Occidente. 
Possono fondare le loro comunità, che sono un abuso per leggi e diritti umani, da noi, poi abbiamo i progressisti che li proteggono.
Sì, di intelligente tra costoro non si vede nulla, se non un'ipocrisia viscida di chi non si arrende mai, neppure di fronte all'evidenza.
Quindi i petrol Dollari permettono di lasciarci invadere, ci minacciano, sgozzano qualcuno ogni tanto, ma nessuno deve osare di pretendere giustizia e sicurezza contro loro.
Sino a quando andrà avanti questa sozza faccenda?
Come al solito sino a quando renderanno soldi per qualcuno, per i signori degli affari facili, poi, quando saranno solo un intralcio, gli islamici diventeranno i nemici da combattere, come già è avvenuto per le guerre in Iraq e in Afghanistan, con milioni di morti, che nessuno ricorda.
Io non credo in un futuro dominato dai mullah, piuttosto, ma quel giorno non ci sarò, diventeranno le vittime, con il loro gregge di fedeli, con future mattanza, con pulizie etniche. 
A comandare il mondo è sempre il dio quattrino e ciò che non serve per generare ricchezza diventerà solo qualcosa da buttare, con anche le persone, fuori dalla storia e dalla realtà.
Io temo gli islamisti, ma provo per loro un po' di compassione, non posso immaginare un futuro, fra 100 anni per esempio, con loro, fermi al medioevo.

1 mar 2024

Terrorismo islamico e il gioco sporco dei potenti del mondo.

Quando penso al terrorismo islamico e all'islamismo dilagante mi nascono molti dubbi e anche qualche certezza.
La forza dell'Occidente sta nel suo pensiero razionale e nella fine, non sempre vera però, delle caste, con in conseguenza il riconoscimento del merito, che ha permesso una crescita tecnologica mai vista prima nella storia umana.
Si è fatto di più in cento anni che nei 200 mila anni precedenti, da quando, all'incirca, esiste la nostra specie detta Sapiens Sapiens.
Come riesce a resistere e a minacciare una religione che, da quando esiste, ha recluso interi popoli, prima abili e creatori della civiltà, come gli egiziani e i babilonesi, ma oggi persi nel fatalismo religioso?
La risposta bisogna cercarla nelle logiche neo colonialiste attuali, ovvero un tiranno imbecille e islamista rende molto a chi lo foraggia, con armi per esempio, in cambio di petrol Dollari.
Quanti miliardi di dollari sono stati sprecati negli ultimi decenni, da queste caste religiose fanatiche, ottuse e feroci?
Non è solo l'Occidente che ci guadagna, ma che altri, come la Cina per esempio e politicamente, per motivi strategici, anche la Russia di Putin non si lamentano di questa soluzione.
Diciamo, che se non esistessero si dovrebbero inventare, infatti, guarda un po' la solita casualità, a essere stati eliminati sono stati dittatori, come Gheddafi e Saddam Hussein, feroci come gli altri, ma intelligenti, che puntavano a difendere la politica indipendente dei loro Paesi, con strategie economiche valide.
Mentre per Erdogan il turco, nonostante le tante sparate e le ambiguità in politica estera, nessuno pensa a sostituirlo, è troppo assurdo dal modo di agire economico, ma certamente fa ingrassare bene gli speculatori, per esempio sulla Lira turca, ormai svalutata sino all'impossibile.
Sì, i fanatici e gli sceicchi fanno arricchire troppa gente e i loro patrimoni, prima o poi, anche il loro petrolio si esauriranno, svaniranno, passeranno nelle tasche delle solite iene, che favoriscono l'invasione islamica da noi, in attesa di future pulizie etniche.
Saremo noi le vittime o saranno loro ad essere cacciati?
Questo fatto dipende dal mercato dell'oro nero.

22 dic 2023

31 anni di carcere e 154 frustate per il Premio Nobel per la Pace


Change.org

Arduino - domenica scorsa, Narges Mohammadi - attivista iraniana - non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace che le è stato assegnato, perchè imprigionata nel carcere di Evin, in Iran. Narges è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.
Il premio è stato ritirato ad Oslo dai due figli diciassettenni di Narges, Kiana and Ali, che hanno letto un messaggio della madre.
Shady si rivolge al Governo Italiano e al Parlamento Europeo per liberare Narges e tutte le persone che il regime Iraniano sta detenendo illegalmente e condannando a morte.
Sei con lei?

Libertà Narges Mohammadi Premio Nobel per la Pace nuovamente processata il 19/12/2023

21.356 hanno firmato la petizione di Shady Alizadeh. Arriviamo a 25.000 firme!

Firma con un solo click

"Sono una donna iraniana orgogliosa e onorata di contribuire a questa civiltà, che oggi è vittima dell'oppressione di un regime religioso tirannico e misogino".

Oggi, 10 dicembre, Narges Mohammadi, attivista iraniana, non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace assegnatole "per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per la sua lotta a favore dei diritti umani e della libertà per tutti".

Non c'era Narges, ma una sedia vuoto a monito della sua assenza e delle tante donne che hanno visto la loro vita sacrificata e negata per la libertà.

La rivoluzione culturale di Narges Mohammadi le ha comportato enormi costi personali, come riferito dal Comitato per il Nobel, l'attivista è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.

Narges Mohammadi è ancora imprigionata nel carcere di Evin. In questo momento è in una cella, soffre di gravi patologie cardiache ed è in pericolo di vita. Nonostante ciò, ha iniziato lo sciopero della fame, la sua stessa esistenza è sotto il ricatto di un regime dispotico che le vieta cure adeguate ed ha iniziato lo sciopero della fame.

"La resistenza è viva e la lotta persiste. La resistenza, continua e non violenta, è la nostra strategia migliore. Sono fiduciosa che la luce della libertà e della giustizia risplenderà luminosamente sulla terra d'Iran. In quel momento, festeggeremo la vittoria della democrazia e dei diritti umani sulla tirannia e il totalitarismo e l'inno del trionfo del popolo sulle strade d'Iran risuonerà in tutto il mondo". Queste sono le sue parole riportate dai figli Kiana e Ali ad Oslo.

Nonostante le violenze e le angherie perpetrate dal regime patriarcale iraniano, il suo grido è riuscito a sfondare le porte e i muri della temibile prigione di Evin in cui è rinchiusa.

Nell'ultima lettera recapitataci da Narges Mohammadi, scritta di suo pugno pochi giorni fa l'attivista ci ricorda il suo continuo impegno e sacrificio.

La Premio Nobel per la Pace scrive:

"Un ottavo oppositore appartenente al movimento "Donna, Vita, Libertà", Milad Zohrehvand, è stato impiccato e il giorno seguente è stato mandato al patibolo un ragazzo di 17 anni. Qualche tempo fa, un altro prigioniero politico di nome Qasem Abeste è stato impiccato nel carcere di Qezelhesar. La macchina delle esecuzioni ha accelerato in tutto il Paese, trasmettendo alla società il messaggio dell'oppressiva Repubblica Islamica: il massacro e le esecuzioni continueranno. Io non la considero altro che una "guerra" del regime con tutti i suoi strumenti di repressione e di morte contro il popolo iraniano oppresso, indifeso e in rivolta.

Queste esecuzioni sono una macchia indelebile per il regime repressivo e renderanno le proteste più intense nel tempo. Ma sono profondamente scioccata per il modo in cui il mondo assiste impassibile al massacro e alle esecuzioni del popolo iraniano. Pensano che le esecuzioni dei giovani della nostra terra sia un fatto scontato in questo angolo dell'Oriente? O forse credono che le condanne a morte siano state eseguite sulla base delle leggi e ordinate da tribunali equi e aperti, dove la difesa dell'imputato è tutelata?

È un grande dolore. Ma sembra che, in assenza delle immagini delle esecuzioni della gioventù oppressa dell'Iran, il mondo rimanga indifferente ormai saturo di immagini.  Che tragica morte è quella nell'oscurità della notte con la chiamata alla preghiera dalla temuta cella di isolamento e con il condannato che cammina verso la forca nella fredda alba autunnale vestito con i leggeri abiti carcerari.  

Un crimine è un crimine. Un massacro è un massacro.  Anche se nessuna bomba è caduta, nessun terribile incendio è divampato, nessun lamento dal petto del condannato ucciso è giunto alle orecchie di qualcuno.

Il regime religioso, con l'inganno e con l'astuzia, replica nelle aule dei tribunali rivoluzionari per mano di giudici complici degli organi militari di sicurezza le regole dei massacri perpetrati sui campi di battaglia dai generali. Queste stragi sono definite in modo grottesco e cerimonioso "applicazione della legge". Alla fine, il regime iraniano del mondo se ne fa beffe, con i suoi rappresentanti dalle scarpe di vernice nelle sale e nei corridoi delle Nazioni Unite.

Ciò che nel frattempo viene fatto a pezzi è l'"umanità" e nient'altro.

In questo mondo in cui tutto è globalizzato, l'"umanità" è forse un'eccezione? È sufficiente rilasciare una dichiarazione sulla carta? Manca forse la volontà globale di fermare le esecuzioni incessanti e diffuse in tutte le città dell'Iran con scuse infondate, volte solo a intimidire e a terrorizzare il popolo iraniano oppresso e in rivolta?

Chiedo all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di intraprendere un'azione urgente e decisiva in nome dell'"umanità" per fermare le esecuzioni in Iran.

Invito il popolo iraniano a non lasciare sole e soli coloro che cercano giustizia e a lasciare che le coscienze vigili siano la voce risonante delle persone condannate a morte e la voce di chi protesta contro le esecuzioni in questa terra martoriata".

Narges Mohammadi - Novembre 2023 - Carcere di Evin

La Repubblica Islamica dell'Iran non è un attore internazionale con cui dialogare per accordi di pace, accordi economici e commerciali, ma è una dittatura che promuove terrorismo, mafie e guerre.

Uniamoci alla richiesta del Premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi.

Chiediamo con forza che il Governo Italiano, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo si spendano per fermare le esecuzioni in Iran; si impegnino con determinazione affinché il regime iraniano lasci in libertà Narges Mohammadi.

Chiediamo anche che Bahareh Hedayat, Sepideh Qolian, Fatemeh Sepehri, Toomaj Salehi e tutte le donne e gli uomini arrestati per il loro impegno a favore della libertà in Iran siano rilasciati immediatamente e che il regime fermi gli atti persecutori e minatori anche qui in Europa.

"L'indifferenza è il peso morto della storia", scrive Gramsci, e questa volta la nostra storia la grideremo, per un Oriente pacifico, per un mondo in pace, per la donna, la vita, la libertà.

Movimento italo iraniano Donna Vita Libertà

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15 ott 2023

Gli islamisti alzano la testa da noi.

Era prevedibile, ma i cretini non si arrendono. 
A Milano un egiziano, già ufficialmente espulso nel 2019, con un fermo successivo, che constatò ancora la sua presenza irregolare sul territorio italiano, ma senza poter essere espulso, ha aggredito e ferito tre passanti al grido Allah Akbar, con il corano tra le mani, ferendoli.
I soliti squallidi pennivendoli, di quelli che compri in offerta al supermercato, hanno detto, senza perizia, che soffrisse di problemi psichiatrici.
Così per loro non è un atto terroristico, ma solo una faccenda di salute mentale.
Posso essere d'accordo e in conseguenza gli islamisti dovrebbero subire tutti, seguendo questo ragionamento, il trattamento psichiatrico, un po' di TSO, o se si vuole, con i metodi di un tempo, con l'elettroshock incluso.
Però costoro continuano a sbarcare sulle nostre coste e se si cerca di rinchiuderli, in attesa di decidere cosa fare di loro, abbiamo i magistrati democratici che li liberano.
Ora per capire come mai l'islam ci odia basta comprendere cosa sia realmente.
Pochi conoscono le origini di questa religione, ma forse si può spiegare leggendo l'antico Testamento della Bibbia, meglio ancora i precetti della legge di Mosè.
Si scoprono molte cose simili alle tradizioni islamiche, come la lapidazione dei blasfemi, delle adulterio, anzi pure degli adulteri, ci sono pure i maschietti, degli omosessuali.
La carne senza sangue, ovvero sgozzare le povere bestie per far uscire il sangue, è presente anche nella legge ebraica ed altro ancora.
Però gli ebrei oggi, da almeno 2 mila anni, non linciano più nessuno, hanno le loro tradizioni religiose e non le vogliono imporre al mondo con la forza, perché ebrei si nasce e non si diventa per conversione.
Invece l'islam è una fede che utilizza le regole in modo rigido e le impone, diventa uno strumento di potere, sulla base maschile, dove le donne servono per avere figli, perché il numero dà potere a loro, o così sperano.
Io non ho trovato dati sulle condizioni economiche di costoro, ma so che quasi sempre, se non sempre, vivono miseramente da noi, escludendo le eccezioni, ma da tempo non ne vedo sui giornali, poi spesso sono delle panzane raccontate dai soliti scribacchini.
Loro si adattano al fato, alla volontà di Allah, che li premia e li punisce secondo la loro fede, così se gli infedeli sono più ricchi di loro, questo fatto è quasi sempre vero, escludendo gli emiri e gli sceicchi vari, significa che Allah li ha puniti.
Perché li ha puniti?
La risposta più comoda per le loro menti semplici sta nel fatto che non hanno combattuto e punito gli infedeli.
Quindi il clandestino, già ufficialmente espulso sul territorio, i delinquenti che aggrediscono i carabinieri, fatto avvenuto qualche mese fa, urlano sempre Allah Akbar, iniziano già a colpire.
"La gente deve stare calma", pare percepire come fosse un sussurro, un ordine di un potere occulto e corrotto, che vuole  giocare sporco sulla nostra pelle.
Un mio cugino missionario in Indonesia, il più grande Paese islamico del mondo, che trattava tutti i giorni con costoro, mi aveva spiegato come ottenevano le conversioni.
Loro gestivano delle buone scuole, dove molti ragazzi  volevano entrare e lì, grazie agli studi, molti alla fine cambiavano fede, diventando cristiani.
Sì, l'islamismo si vince con la cultura occidentale, con il suo pensiero razionale, che smonta facilmente le assurdità dei fatalisti irrazionali islamici.
Invece noi cosa facciamo?
Ci riempiamo di potenziali terroristi, che usciranno allo scoperto, prima o poi.
Lo scontro di civiltà, o di realtà storiche, è inevitabile.
Il finale può avere due conseguenze opposte, avremo il mondo intero dominato dal fanatismo islamico, con tutte le conseguenze disastrose che ci sarebbero, io dico si arriverebbe all'estinzione di massa se loro fossero i padroni del pianeta.
Oppure la loro sconfitta, ma come, con quali disastri e massacri preferisco non parlarne.
Le politiche buoniste, neocolonialiste pure, che per due voti o due soldi, spesso sporchi, lasciano fare, ci stanno preparando l'inferno in terra.

9 set 2023

Le corti dei diritti umani sono in mano ai soci dei criminali?

Non ho mai sentito un solo intervento contro le potenze occidentali, che di crimini commessi ne hanno parecchi.
La Francia coniale e post coloniale di stragi, di atti criminali, ne ha commessi tanti, gli Stati Uniti pure, la Gran Bretagna dovrebbe essere catalogata tra gli Stati canaglia, seguendo la logica statunitense, che dovrebbe pure definirsi così per le aggressioni commesse, le stragi, l'appoggio a dittatori vari, sudamericani e no, per il finanziamento al terrorismo internazionale, anche islamista nel passato e forse anche oggi.
Eppure, nonostante le prove nessun giudice ha osato leggere certi atti e ipotizzare un provvedimento per crimini contro l'Umanità di capi di Stato e nazioni intere.
Invece condannano piccoli Paesi o l'Italia, da troppi anni terra di conquista e colonia loro, per un figlio comprato con il criminale metodo dell'utero in affitto, non riconosciuto legittimo da parte di un nostro tribunale.
Sì, bombardare e uccidere migliaia di civili, entrare in conflitto e distruggere governi legittimi, riconosciuti anche all'ONU, per motivazioni inesistenti, inventate o senza alcuna motivazione legittima, rientra nella legalità, ma solo se a commettere tali crimini sono loro, le potenze occidentali.
Perché poi ci odino, come occidentali e odiano gli statunitensi in tutto il Sud America o in Africa odiano i francesi, nessuno ne parla.
Nessuno inizia processi contro le democrazie ridicole, da operetta, perché le corti sono delle loro dipendenze e la forza di questi Stati sta solo nelle armi, di distruzione di massa anche, che possono usare, oltre all'appoggio verso regimi corrotti, ma tanto utili e servizievoli.
Sì, le guerre per esportare la democrazia sono servite solo per arricchire veri Stati canaglia, che la storia giudicherà come i peggiori regimi del passato, come gli imperi coloniali.
Io non credo nel giudizio degli storici, ma in una visione più obbiettiva tra qualche decennio.
Gli statunitensi non sono dei buoni e i francesi dei portatori di civiltà, ma solo dei vecchi colonialisti, senza scrupoli, corrotti e corruttori.
Noi italiani subiamo le conseguenze e i nostri governi sono troppo mosci, non ci difendono.

23 mag 2023

Il villaggio marocchino, che si è arricchito con lo spaccio di droga a Milano.

La notizia, che era da anni certamente nota, riguarda il villaggio marocchino che si è arricchito grazie ai traffici criminali in Italia.
I venditori di cianfrusaglie detti vucumprà, venditori di collanine, pupazzetti e tanti oggetti dozzinali, sono stati presentati, per la prima volta, dal Corriere della Sera, con il loro vero volto.
E' quello di piccoli spacciatori, di manovali della malavita, che vendevano droga, per tutti i gusti.
Oggi costoro si sono arricchiti, superando la loro miseria precedente, anche se forse, secondo i nostri parametri, non sono ricchi, ma stanno solo un po' meglio di prima.
La domanda che sorge spontanea è: "Perché non si sono accorti prima di questi traffici criminali i nostri giornalisti?"
I primi vucumprà apparvero nella metà degli anni Settanta e furono accompagnati da simpatia e tolleranza, anche se vendere senza permesso, senza partita IVA, sarebbe illegale.
Così i bravi venditori ambulanti di cianfrusaglie si trasformarono in mercanti di morte, ma si continuò a tollerare il tutto con quel buonismo becero, che convinceva la vecchietta con la pensione minima, a dare un po' di monetine a costoro, che di soldi ne avevano, con i traffici criminali e illegali.
Così la menzogna dei poveri vucumprà è giunta sino a noi, per la gioia dei grossisti dello spaccio di droga, per i riciclatori del denaro sporco.
In conseguenza, a cascata, abbiamo avuto un giornalismo complice indirettamente nel commercio, che trasformava i piccoli delinquenti marocchini in poverini da tollerare e aiutare.
Questo meccanismo coinvolse  la politica, il clero e il sospetto, che dietro tutta questa bontà untuosa e falsa ci fossero le tangenti dei mafiosi, è grande.
Se si corrompe l'editore il giornale diventa tollerante con il crimine.
Se si corrompe la direzione del partito tutto ricade sulle scelte politiche, che portano ad atti di civiltà, così li chiamano, che spingono i tontoloni a confondere i manovali delle cosche mafiose con i profughi, che in Italia nessuno ha mai visto.
Oggi il Corriere se ne accorge, almeno per quanto riguarda il gioco sporco dei marocchini che fanno gli spacciatori, ma di tutto il resto non se ne accorgono.
Forse, con il tempo, scopriranno anche della tolleranza criminale e complice, che è evidente come il sole, ma la  stampa e la magistratura non vedono, non sentono e non ne parlano.

7 mag 2023

Sta morendo una cultura, quella senza futuro.

Sto parlando di chi non capisce perché è al mondo e confonde i suoi capricci con i suoi diritti.
Quindi se uno vuole indossare una gonna fa parte dei suoi bisogni e delle sue necessità.
Se un maschio vuole allattare un bambino guai a contraddirlo, si è razzisti e oscurantisti.
Chi conosce la storia sa bene che questi sono i sintomi tipici di certe civiltà in avanzato stato di decomposizione, ovvero la confusione totale tra diritti e capricci, tra scemenza e intelligenza.
L'assurdo sta nel voler imporre queste demenziali e criminali posizioni come leggi indiscutibili. 
Se osi osservare ciò che è evidente sei aggredito da personaggi che sono i legittimi discendenti di tutte le culture dittatoriali del passato, di sinistra o di destra che siano.
Sono nazisti e stalinisti, sono per il partito unico e loro sguazzano bene in questo letame perché ciò che temono di più sono i dubbi e le incertezze, ma necessitano di sentirsi una parte certa della verità assoluta.
In passato sarebbero stati santi inquisitori, ma anche rivoluzionari che tagliavano le teste a tutti coloro che non erano dalla loro parte.
Li avremmo visti a caccia di ebrei durante il nazismo, a caccia di liberi pensatori negli Stati Uniti della caccia alle streghe, negli anni Cinquanta, che vedevano comunisti anche nei cessi pubblici.
Ovviamente sarebbero stati con il leader del momento, chiunque questo fosse stato.
Oggi sono progressisti, democratici e tardo positivisti, per la loro fede demenziale verso la scienza, vista come religione assolutista, più dell'Islam e non come metodo per comprendere la realtà, con i dubbi e le incertezze, le tesi e le contro tesi che ne scaturiscono sempre.
Quindi, le loro indiscutibili verità sono da usare come arma contro i nemici politici, sociali e culturali.
Non sapendo ragionare con la ragione e la razionalità, proseguono a colpire chi sostiene unioni differenti da quelle dominanti, sperando in leggi liberticide.
Sì, un tempo avrebbero messo al rogo le streghe, oggi emarginano e puniscono chi osa esprimersi fuori dalla verità imposta.
In realtà sono dei nazi stalinisti, una brutta genia di idioti feroci.

12 apr 2023

La mafia albanese in affari con i traffici dei migranti.

Questa non è un'ipotesi, ispirata da analisi sensate, anzi ovvie, ma abbiamo indagini che portano alla luce i rapporti tra associazioni criminali estere, come quella albanese con le nostre, note, come mafia, camorra ed 'ndrangheta, per far giungere i migranti da noi, per tutti gli usi consentiti dai buonisti, tanto accoglienti quanto ipocriti.
Quindi, in questa faccenda, abbiamo le cosche in affari, ma poi tutti gli altri sono in buona fede, così si dice.
Abbiamo il prete dal pulpito che minaccia la dannazione eterna a chi non accetta i migranti, che lui, bugiardo come una vecchia puttana, definisce profughi.
Abbiamo i giornalisti, finanziati da imprenditori dal passato ambiguo, con vere bancarotte fraudolente, che parlano di atti di civiltà, di restare umani e altre idiozie simili, ripetute con enfasi ridicola, come certi attori dilettanti che recitavano un tempo nei teatri di periferia.
Alle domande non rispondono, ma restano fermi nei loro modi altezzosi, patetici e ridicoli di chi è falso, molto falso, ma non si arrende mai, neppure di fronte all'evidenza.
Quindi le ipotesi sono ovvie ed evidenti, se le mafie devono operare il più possibile in modo tranquillo hanno bisogno di farabutti prezzolati che dai loro pulpiti, religiosi o giornalistici, politici, difendono il commercio di carne umana, sulla nostra pelle e la loro.
Poi tutti costoro finiscono a svolgere attività criminali, che gli italiani non vogliono più fare, perché sono lavativi, che vanno dello spaccio di droga direttamente ai tossicodipendenti, alla prostituzione.
Ingrossano la folla dei lavoratori in nero, braccianti, manovali vari e vengono definiti risorse, che ci pagano la pensione, senza pagare tasse e contributi vari.
Quindi, ormai è una certezza, abbiamo le associazioni criminali che hanno i loro affiliati che non si sporcano direttamente le mani, ma fanno il lavoro di propaganda in difesa dei loro commerci.
Anzi, mi chiedo se le cosche mafiose hanno nel loro libro paga i buonisti ufficiali, giornalisti e politici progressisti, o è il contrario, i finanziatori di alto borgo, imprenditori ambigui, sono loro che comandano questo commercio criminale sulla nostra pelle e anche sulla pelle dei migranti.
Tutto questo terminerà molto, molto male per loro e per noi, sarebbe ora che le indagini arrivino finalmente ai colletti bianchi, così da poter mettere nella stessa cella il faccendiere, che ha la residenza in Svizzera per non pagare le tasse, il pennivendolo altezzoso e il prete sporcaccione, che ha venduto l'anima al dio quattrino.
Io continuo a spronare per arrivare a tanto, ma i magistrati coraggiosi un tempo li mandavano in Sardegna, si diceva, nella procura più isolata d'Italia, con il solo incarico di dare la caccia ai ladri di pecore.

30 mar 2023

I trasformisti della politica oggi mettono la gonnella.

Sono falsi come puttane, così io li ho conosciuti e allora avevano il pugno chiuso, ripetendo, con tanta retorica, discorsi vecchi, filo stalinisti, negli anni Settanta del secolo scorso.
Così entrarono nella politica e si sistemarono, poi si avvicinarono alle posizioni più moderate, io dico più comode della sinistra, verso il Partito Comunista di Berlinguer o i radicali di Marco Pannella.
Amavano il parastato, le carriere facili dove le tessere contavano e valgono ancora, presero in massa quella della CGIL per esempio.
Poi crollò il muro di Berlino, ma fecero festa e divennero tutti democratici, anzi si chiamavano già così anche prima.
Non esisteva ancora il politicamente corretto, ma loro seguivano sempre il partito guida della sinistra, con tutte le sue svolte, senza preoccuparsi delle contraddizioni.
Se poi uno faceva e fa notare tutti questi salti di barricata, queste contraddizioni evidenti, loro sogghignano, con aria di superiorità, rispondendo con una battutina idiota o con una frase con termini desueti, che se poi riesci a decifrarli capisci che erano parole sputate a caso, senza alcun senso.
Oggi seguono sempre il partito della sinistra, anche se è in caduta libera e proseguono nelle battaglie di civiltà, così le chiamano, imitando i Radicali di 40 anni fa anche nei termini, per i diritti dei borseggiatori, per gli spacciatori immigrati, per gli omosessuali.
Un tempo raccontavano barzellette sui froci e si vantavano della loro virilità, oggi si vestono come donne e si presentano come fluidi, rischiando pure l'HIV.
Poverini, quanto costa un posto in comune, o da professorino di ruolo, o da dirigente dell'ente pubblico inutile.
Hanno venduto tutto, non solo la loro dignità, ma anche il loro didietro.

29 mar 2023

Prepariamoci alla guerra civile.

Questa invasione porterà solo morte e distruzione, poi le ipotesi sono solo due, o loro o noi.
L'integrazione è solo un'idiozia sparata da certi imbecilli, con gli occhi al cielo come i santi di certi vecchi santini.
Non può esistere integrazione per costoro perché il problema è culturale.
Infatti fuggono dalla loro terra non perché è povera, non perché non hanno occasioni di sviluppo, né hanno parecchie più di noi in Italia.
Possiedono materie prime, energia in mille forme, dal petrolio e il gas, al sole e il vento, che renderebbero moltissimo da loro, che hanno il deserto da sfruttare per esempio.
Potrebbero diventare molto ricchi, ma non riescono a fare nulla, perché sono fatalisti, irrazionali.
Non sanno programmare, costruire e progettare, quindi cercano fortuna da noi, ma sempre escludendo i soliti casi, che personalmente non ne conosco neppure uno, tutto il resto non ha futuro su questa terra. 
La stampa riporta qualche caso con enfasi ridicola, ma poi scopri che alla fine o sono donne super secchie, scusate volevo dire studiose, che arrivano alla laurea, ma nulla più o sono sfruttatori della loro stessa gente, facendo da mediatori tra i nostri negrieri e i loro.
Perché avviene questo?
È semplice, loro non dovrebbero cambiare Paese, realtà sociale, ma modo di pensare, diventando occidentali, come fanno i cinesi o i giapponesi, che hanno assorbito, senza mutare costumi e abitudini, il pensiero razionale occidentale.
Cosa ne faremo, fra dieci o vent'anni, di costoro, dediti ai lavori marginali, sempre meno pagati e sempre meno disponibili?
Lo scontro sociale sarà inevitabile e dovremo pure noi fare una rivoluzione, mandando a zappare una classe burocratica ottocentesca e i figli di mammina, che a 50 anni sono dediti ai giochi anarchici rivoluzionari o non hanno ancora capito a quale sesso appartengo e si impestano l'uno con l'altro, come le statistiche dimostrano, infatti sono loro il 90% delle malattie venere, guarda un po' la casualità.
Anche questa è razionalità, bisogna ribellarci e liberarci dei parassiti del giornalismo, del mondo dello spettacolo in genere e affini, è tutta gente che campa sulle nostre spalle e vive di contributi pubblici, per questo sognano il reddito di cittadinanza e le folle di immigrati da mantenere a nostre spese.
Il parassitismo nazionale lo conosco bene e ne sono stato pure una vittima, la prima battaglia è lì, per esempio inserendo sempre più una burocrazia informatizzata.
La razionalità vincerà, è una questione razionale, scusate per il gioco di parole, quindi i fatalisti medioevali e i ladri corrotti e corruttori finiranno male, noi dobbiamo solo accelerare gli avvenimenti.
Invece l'Africa necessità di un grande aiuto, scuole e studi razionali, anche a distanza, anche con internet, visto che hanno tutti il telefonino costoso quando sbarcano da noi.
Tutto il resto è un grande male, per loro e per noi.
Prima o poi, ricordo, avremo i robot killer, spero proprio che a farli lavorare non saranno le nostre periferie degradate, che qualcuno vorrà ripulire con questi strumenti.
Pretendere di respingerli a casa loro non è solo un atto doveroso, è un vero gesto di civiltà e di umanità, tutto il resto sono solo porcheria, che servono a far ingrassare un po' di porci da noi e nulla più.

13 feb 2023

Bassa affluenza alle urne.

La politica si sta allontanando dalla gente e non il contrario, la delusione è tanta tra le persone comuni, quelle che lavorano, che hanno i figli da sistemare, da far studiare.
La gente desidera lavoro e reddito onesto, sicurezza nelle strade e non vogliono vedere le bande criminali sempre più prepotenti, ma la politica non ci sente.
La sinistra proprio non conosce questi problemi e fa le sue battaglie di civiltà, così le definiscono, in stile tardo Partito Radicale, con le solite sparate ridicole al seguito.
In troppi non credono in questa classe politica, che è sempre più vicino ad altri interessi economici e finanziari, spesso esteri, non nazionali.
La gente vuole prendere il treno, per esempio, senza rischiare la vita, attraversare le stazioni senza correre, perché le bande criminali li osservano come selvaggina in fuga.
Vogliono uscire dopo le 20, non proprio di notte, senza dover fare testamento, ma desiderano anche non dover mantenere i figli sino ai loro quarant'anni, tenendoli in casa come tanti bambini mai cresciuti, fatto che scoraggia le coppie giovani nel fare figli, sapendo che li dovranno mantenere forse sino alla loro morte.
Sì, la politica deve dare risposte alla gente, oppure gli italiani si allontaneranno dalla politica, lasciando spazio ai soliti partitini insignificanti della sinistra, in avanzato stato di decomposizione, ma soprattutto a qualche potere forte, che metterà in ordine tutto, compreso i magistrati che liberano sempre i delinquenti appena arrestati, ma trasformandoci, da Paese in decadenza a dittatura feroce, tecnologica e disumana.
Quindi chiedo ai politici di svegliarsi e dare certezze agli italiani, perché, se non lo faranno loro, lo faranno altri.

13 nov 2022

I traffici criminali e i finanziatori umanitari.

Gli idioti si trovano sempre, quelli pronti a fare la guerra per ideali superiori, mentre dietro abbiamo trafficanti di morte e criminali vari.
Non sto parlando solo delle ONG, finanziate da strani benefattori, che si ricordano dei poveri del mondo, misteriosamente, solo quando cercano un passaggio per arrivare da noi, non prima o non dopo.
Perché non spendono i loro soldi, che renderebbero moltissimo se utilizzati in Africa, per l'istruzione per esempio?
Oppure perché non aiutano i migranti da noi, con scuole e case, lavoro decente? 
No, loro sono umanitari solo nel momento del transito in mare, poi impongono allo Stato, con i soldi dei contribuenti, di mantenere costoro, nelle case popolari pagate da noi italiani, togliendo risorse ai poveri italiani.
La risposta sta nel fatto che gli immigrati servono per tutti gli usi illegali, dallo spaccio alla prostituzione, femminile e maschile, oltre che........ minorile, ma nessuno deve parlare, come l'inchiesta inglese sulla pedofilia, bloccata sul nascere, perché riguardava i loro deputati.
Quindi da una parte abbiamo istrioni che straparlano di diritti umani, dall'altra abbiamo i vari papponi che ingrassano.
Ora le ONG hanno molti soldi, per questi traffici, ma stranamente solo pochi denari arrivano dove dovrebbero, mentre gli stipendi dei volontari e dei loro rappresentanti farebbero invidiare i meglio pagati dirigenti privati di molte multinazionali.
Deve essere bello sentirsi buoni e poi ricevere stipendi da favola. 
Questo poi ricade sulla stampa, la nostra misteriosa stampa progressista che paga somme enormi in risarcimento danni per le molte cause perse per diffamazione, con spese legali al seguito, ma resistono sempre, non falliscono mai.
Chi li paga?
Restiamo in silenzio, nessuno deve sapere.
Quindi abbiamo lo schifo di tutti questi traffici, il lavoro nero e il suo commercio di carne umana, le occupazione delle case popolari, che tolgono abitazioni a chi ha diritto, per favorire anche qui il crimine organizzato.
Si può dire, senza troppe remore, che gli sbarchi di clandestini avvengono in Italia perché da noi esiste un sistema sociale e anche pubblico, così corrotto da essere il luogo ideale per favorire traffici, crimini, riciclaggi, schifezze varie.
Io affermo che il sistema delle preferenze dei concorsi pubblici, per i livelli alti, dirigenziali, per certe posizione chiave, spesso sono pilotate e favorite.
Poi ecco a voi le......... sentenze strane, per non dire altro, che offendono l'intelligenza dei cretini.
Voi credete che questo sistema italiano riuscirà a colpire, a sequestrare il denaro, tanti soldi, che si muovono nel mondo del malaffare e arrivano a finanziare opere filantropiche?
Per vincere la guerra bisogna liberarci di 60 e più anni di corruzione, fatto molto difficile, ma alla fine, con i miliardi sequestrati ai farabutti, daremmo una spinta all'economia sana, taglieremmo il debito pubblico e ci libereremmo degli imbecilli che ci fanno le prediche sugli atti umanitari e le battaglie di civiltà.

30 ago 2022

Non volere gli immigrati non significa che si è razzisti.

Anzi, è proprio l'opposto, ovvero non volere le periferie degradate delle megalopoli del Terzo Mondo nelle nostre città è un autentico atto di civiltà e non l'opposto.
Lo sviluppo o l'emarginazione dipendono dalla capacità o meno di diffondere un pensiero razionale, occidentale, che i dementi del politicamente corretto disprezzano.
In teoria dovrebbero essere le scuole a diffondere questo metodo e modo di pensare, ma i nostri insegnanti spesso devono difendersi fisicamente dalla violenza delle bande dei minorenni, avanguardie del futuro nefasto delle nostre città.
Non volere il degrado e il lavoro nero, lo spaccio e la prostituzione, anche minorile, non volere i furti e il crimine trionfante non è razzismo, ma un diritto umano fondamentale, soprattutto per chi non vive in quartieri alti, dove le guardie private impediscono ai migranti di entrare, se non come lavoratori sotto pagati, per mestieri umili.
Non si è mai letto che a trovarsi occupata la casa, dopo essere andato in ospedale il legittimo inquilino, sia quella di un appartemento di alto borgo, per gente di ceto alto, di un cantante o di un personaggio di successo, alla moda.
I migranti occupano le case dei poveretti, degli anziani, malati spesso, gente lasciata ai margini della società, rubano a loro l'energia elettrica, dovendola poi pagare anche per i graditi ospiti con le misere pensioni e se si ribellano, come insegna la cronaca nera, vengono pure vigliaccamente picchiati da queste bestie senza remore.
Io invito i cari migranti ad occupare gli appartamenti del ceto alto, dei buoni borghesi, dei progressisti tanto accoglienti, in modo da poter avere una casa più bella. 
Visto che a volerli ospitare sono certi personaggi è giusto che diano il buon esempio e possano far dormire in salotto lo spacciatore nigeriano.
Io sono convinto che dietro l'ospitalità abbiamo il solito atteggiamento disgustosamente classista, all'italiana.
Se a dover dormire in auto è un pensionato con la pensione minima, delle case popolari, a cui zingari o magrebini hanno rubato la casa, derubato e distrutto i ricordi di una vita, loro se ne fregano. 
Loro sono di ceto superiore e odiano, disprezzano da sempre i poveri lavoratori onesti, quelli semplici e silenziosi.
I loro atteggiamenti snob fanno schifo, mi ricordo il tono sprezzante che ebbe il radicale Marco Pannella verso dei poveretti che svolgevano ancora lavori pesanti, ormai quasi vecchi e chiedevano di poter andare in pensione, contro le riforme pensionistiche che stavano arrivando. 
Rispose con un "siete dei plebei" e visto che questo personaggio, adatto allo spettacolo teatrale, è sempre un eroe per i patetici e ridicoli, anacronistici ospitali buonisti, si capiscono molte cose.
Siamo ancora nel profondo Medioevo, dentro queste misere menti, dove loro sognano un mondo differenziato tra nobili e plebei, dove il merito non esiste, ma abbiamo solo smorfie e disprezzo contro gli ultimi, da mischiare in un ammasso multietnico di plebaglia violenta, ma manipolabile facilmente.
Sì, se proprio bisogna trovare del razzismo è giusto cercarlo tra i buonisti, tra costoro, tanto buoni, con il posto da dirigente in comune, con lo studio da avvocato, ereditato dal padre, dal nonno e anche dal bisnonno, con il concorso da medico vinto prima di svolgerlo, per diventare vice primario o primario, tanto i concorsi sono solo....... una formalità.
Questi istrioni sono atei e agnostici, oppure fedeli a Bergoglio, ma tutto in loro giustifica il loro atteggiamento di disprezzo verso il ceto popolare, da calpestare, anche se poi il vento della storia li farà cadere, prima o poi, nell'inferno, da loro meritato, delle baraccopoli delle periferie.
Il liberismo puro e duro non guarda in faccia a nessuno e loro sono i meno adatti, anche se lodano a parole il neoliberismo, a sopravvivere ai cambiamenti sociali, ambientali, economici del futuro.

25 ago 2022

L'immigrazione in Italia è fuori dalla storia.

I migranti nel passato furono di due tipi,  agricoltori senza terra che cercavano nuove terre da coltivare,  in America del Nord o anche in quella Latina, oppure sotto occupati che cercavano fortuna e migliori salari in Paesi industrializzati,  che necessitavano di braccia a basso costo per lavori di manovalanza o alle catene di montaggio.
Il secondo caso,  per esempio,  fu quella dei nostri migranti che andarono negli Stati Uniti,  in Australia,  in Germania.
Oggi i migranti dell'Asia e dell'Africa,  che giungono da noi,  invece sono richiesti dalle mafie,  per lo sfruttamento della prostituzione,  femminile,  maschile e minorile,  per i pedofili.
Servono come spacciatori,  oppure come braccianti sotto pagati,  per un mondo che non vuole conoscere le macchine agricole,  per tanti lavori in nero,  super sfruttati da caporali fermi a un mondo che non dovrebbe più  esistere.
Inoltre abbiamo una realtà retrogrado e perverso,  di pervertiti pure,  di puttanieri,  di viziosi e di pedofili,  che sperano che nulla cambi e possano sfruttare le situazioni degradate,  per fare soldi e soddisfare le loro abitudini schifose.
In tanti,  dal marcio,  dalle sozzure,  si arricchiscono,  poi speculano pure con il denaro pubblico per un'accoglienza che sta trasformando le nostre città in periferie infernali, come quelle dei Paesi poveri.
Ecco a voi le frasette ripetute come pappagalli idioti,  che parlano di diritti,  di storia che ci giudicherà,  di umanità e valori universali,  di civiltà e altre idiozie simili, che si scordano sempre delle conseguenze drammatiche,  delle sciagure delle loro scelte criminali.
Sì,  siamo ai crimini contro l'umanità,  che i buonisti celano malamente con sorrisetti da saputelli, ma non rispondono mai alle analisi,  alle osservazioni razionali e logiche,  perché non lo sanno fare.
Le periferie si riempiono di disperati,  la miseria cresce,  mentre lo sviluppo umano e sociale lo si ha solo con la diffusione dell'istruzione,  è finita l'era dei manovali sotto costo,  servono esperti,  tecnici, gente che sappia leggere e scrivere,  come minimo.
Invece abbiamo la metà dei ragazzi,  dopo la terza Media,  incapaci di intendere ciò che leggono,  prospettando un futuro di semianalfabeti che supererà il 70%.
Quanti saranno tra i figli dei migranti?
Forse più del 90%, per motivi culturali ovviamente, che non favoriscono l'integrazione.
Combattere e respingere i nuovi migranti,  anzi espellere molti dei vecchi migranti,  ci salverà da situazioni infernali,  facendo il nostro e il loro bene,  mentre si deve lavorare per il loro sviluppo con l'istruzione,  a casa loro, grazie a Internet per esempio,  favorendo corsi di ogni genere online, in tutte le lingue del mondo.
Costerebbe molto poco e farebbe il loro bene veramente, non trasformandoli in spacciatori,  in trafficanti criminali,  in prostitute e prostituti per tutti gli usi,  come fanno i buonisti progressisti.

5 ago 2022

La ragione e la politica senza capacità critica.

Dietro a tutto abbiamo interessi economici, spietati e senza remore, ben chiari, ma agli elettori medi non vengono spiegati.
Mi sono trovato solo io a denunciare sindacati, schiavisti vari, trafficanti umanitari, per la faccenda dei migranti, ovvero servirono e servono per fare crollare il costo del lavoro e peggiorare le condizioni di lavoro dei lavoratori di bassa specializzazione, ancora la maggioranza in Italia purtroppo.
Più migranti arrivano e meno guadagni avranno costoro, infatti un lavoratore su 4 guadagna di meno del reddito di cittadinanza, ma poi leggi sui giornali, grazie a quei fanfaroni deboli in matematica che sono i giornalisti, che certi lavori gli italiani non li vogliono più fare.
È vero, a 500 euro al mese, per 50 ore settimanali, con salario in parte in nero, gli italiani non ci stanno più.
Questo fatto non riguarda la sinistra e di fatto neppure la destra, ma in un'epoca dove stanno facendo capolino i robot in ogni settore, dal trasporto merci, alla ricerca scientifica, con la chirurgia specializzata, significa finire appunto nel Terzo Mondo, tra i Paesi in via di sviluppo, perché le nuove tecnologie costano nei primi tempi e noi restiamo con i braccianti nei campi, quando esistono da decenni le macchine agricole per la raccolta della frutta e della verdura.
Abbiamo la battaglia contro le mafie, non invincibili come certi brutti film vogliono far credere, ma potenti perché protette politicamente ed economicamente.
La corruzione è un....... mistero, perché il pensionato con la minima, che guadagna due soldi con qualche lavoretto, svolto per non morire di fame, è accusato di essere un evasore, mentre i miliardi dei corrotti e corruttori non vengono mai identificati.
Sino ad oggi questo, la mia critica è a 360 gradi, riguarda tutti i partiti, non ho mai sentito un partito proporre leggi che permettano il controllo incrociato verso i corrotti, gente che si infila in tutti i movimenti, anzi spesso saltano da uno all'altro, senza troppe remore.
Fermare l'invasione significa fare del bene a noi, ma soprattutto a loro, quindi io sto sempre più verso coloro che parlano di porti chiusi e di espulsioni di massa degli irregolari, atto di civiltà vero, perché impedirebbe di trasformare l'Italia da avamposto del sottosviluppo, della miseria nera, del crimine diffuso e di soluzioni come la pulizia etnica, magari condotta con l'intelligenza artificiale, per rendere sicure le nostre periferie, con tante vittime al seguito.
Buonisti, trafficanti, speculatori non si preoccupano delle conseguenze delle loro scelte e pagano dei minchioni, detti politici, per proseguire nei loro commerci e nei loro affari, poi, come capita spesso nelle attività finanziarie, le loro scelte cambieranno e diventeranno opposte, da ospitali in neonazisti per esempio.
Se si studia la storia si scopriranno questi cambiamenti in certi personaggi, sempre fuori dalla mischia direttamente.
I soldi non hanno odore, quindi le nostre democrazie possono essere fonti di situazioni disumane, di guerre terribili, ma l'importante che gli affari di qualcuno proseguono bene, con sempre tanti profitti.

25 lug 2022

La sinistra e la sicurezza che non c'è.

Perché a sinistra, quella che oggi definiscono sinistra, non si parla, non hanno il coraggio di dire, di spiegare cosa vogliono fare, sulla sicurezza nelle strade, per i cittadini?
Dovrebbero spiegare perché è sempre peggio per i più deboli vivere nelle periferie, per esempio.
Le cause sono evidenti: abbiamo importato gente lontana mille anni dal nostro mondo, le donne devono essere coperte come mummie e puzzare come capre in estate.
Gli uomini sono padroni, maschi che non fanno differenza tra donne e capre, gli infedeli sono da trattare come schiavi o e da sgozzare.
Il Medioevo islamico portò popoli civilissimi, come quello egizio o babilonese, al sottosviluppo, dopo che avevano dato, prima dell'islam, al mondo la civiltà, con la scrittura, l'artigianato, l'architettura, le leggi civili e laiche.
Le teocrazie, tutte, sono disumane e i teocratici sono i peggiori idioti che il mondo abbia generato, ma non è per colpa della religione, ma è per colpa di chi si sente come Dio e impone regole di vita, in ogni campo umano, dalla famiglia, alla scienza, a come si coltivano le rape.
Tutto questo non può esistere oggi, ma proprio i sostenitori del laicismo, i progressisti a parole, ovvero i fanfaroni idolatri del scientismo come nuova religione, si stanno alleando agli islamisti, dopo aver preteso di difendere i pederasti, nemici e vittime dei fedeli di Maometto.
Le contraddizioni sono evidenti e palesi, al punto che loro non sanno dare una risposta, evitano le questioni, cambiano argomento quando li metti con le spalle contro il muro.
Forse la risposta sta nei personaggi che si definiscono progressisti, ho ritrovato i vecchi del Partito Comunista, stalinista e obbediente in modo cieco alle norme del partito.
Non ci sono solo loro con figli e nipoti, abbiamo i vecchi democristiani, come Casini, che da andreottiano, quindi tra i peggiori nemici della sinistra storica, ovvero accusato con processi, Andreotti, di essere l'uomo che trattava e faceva affari con le cosche mafiose, è ormai il garante del PD. 
Oggi il passato, anche quello giudiziario, non conta più, sono tutti uniti, come gli ex socialisti, i liberali, i repubblicani, poi abbiamo i fuoriusciti da Forza Italia, alti e bassi, grassi e magri, con passati da servi di Silvio, con qualcuna con un inizio di  carriera da spogliarellista per calendari.
Il popolo dei raccomandati e dei fancazzisti non si arrende, li conosco bene, loro leccano i culi da anni e i più adatti a tale servizio sono quelli del PD, perché questa massa di parassiti comandano in Rai, nelle municipalizzate, nelle amministrazioni varie.
So bene che attendono le elezioni per i passaggio di livello,........ sempre meritati con le loro posizioni a 90 gradi.
Poi abbiamo i volontari, mi ricordo di quelli delle feste dell'Unità che fecero........ splendide carriere, mi ricordo di chi iniziò con le letterine del signor prevosto ed oggi sono con quelle del democratico di turno.
Tutto questo è corruzione, ma non è vero che tutti i dipendenti pubblici sono così, una parte non piccola è formata da gente che lavora per pure i raccomandati, ma non avranno il passaggio di livello, perché non sanno leccare i culi giusti, al momento giusto, spesso per semplice dignità e orgoglio personale.
Questo Paese rischia non con le destre, ma con questa classe politica di idioti, ricordo a tutti i cari democratici che il debito pubblico salì ai massimi storici, da 130% al 150%, sfiorando il 160% sul PIL con il governo PD, con i 5Stelle nel 2020.
Quindi esiste un pericolo, ma sta nel ritorno di questi loschi individui, che porterebbero al fallimento del Paese, con la criminalità multietnica a livelli assurdi e a quel punto potrebbe salire non un nuovo Monti, un Draghi preso per caso, ma un generale, di quelli che potrebbero rimettere tutto in ordine, ma non oso neppure immaginare come.

26 giu 2022

Chi ha interesse che tutto crolli?

Quando osservo la politica nazionale ed internazionale mi accorgo che qualcuno vuole cavalcare sempre la tigre.
Dietro ai dittatori feroci, ai vari guerrafondai, abbiamo sempre affaristi che si arricchiscono, il gioco si ripete da sempre, mentre gli imperi crollano, ma le tasche di qualcuno si riempiono sempre.
Quando penso al nazismo, mi ricordo la stranezza della Svizzera sempre neutrale e mai invasa, con la sua politica in perfetto equilibrio con i nemici contrapposti, ideale per il riciclaggio di denaro, la fuga di capitali, da tutti i fronti, con la certezza che i soldi da loro restassero al sicuro.
Trovarono rifugio quelli degli ebrei, non gli ebrei spesso, quelli dei gerarchi nazisti e non i gerarchi, i trafficanti e i fuggiaschi di tutti i campi di battaglia.
Sì, il denaro non puzza mai di sangue e di morte ed è sempre bene accolto.
Oggi abbiamo uno scontro aperto tra Occidente e Oriente, con Russia direttamente, ma anche con la Cina e anche l'India, con il Pakistan ed altri, nostri nemici o falsi neutrali.
Abbiamo in corso un'invasione Islamica, che si nasconde malamente dietro il mito del profugo, fatto ridicolo, dei naufraghi e altre idiozie che ormai convincono solo i ritardati mentali o gli avvantaggiati economicamente da tutto questo, negrieri e caporali per esempio, con cooperative al seguito.
La violenza e le aggressioni sono già per le strade, sempre più, si può dire che i saraceni sono sbarcati e hanno iniziato a uccidere, stuprare, rapinare.
Eppure discorsi con sorrisi ebeti, di chi vuole convincere gente........ intelligente, non popolare, ma di ceto medio alto se non alto, con l'orologio d'oro al polso, passano impunemente.
Le idiozie sono tante, come: "Siamo tutti figli di questa epoca, di questo mondo, nessuno sceglie dove nascere......"
Quindi, per costoro, tutti hanno diritto di muoversi ed andare dove vogliono, campare sulle spalle degli altri popoli e dedicarsi ai furti, agli stupri e allo spaccio di droga, facendo saltare equilibri sociali, conquistati in generazioni anche con lotte sociali, togliendo ai più deboli salari minimi, portando sempre più verso la fame categorie sociali nazionali, italiane ed europee.
Io dico che la differenza tra ricchi e poveri nel mondo oggi non dipende più da dove si nasce, ma quale livello di preparazione, di conoscenza, generale e tecnica, si ha da spendere per il lavoro.
Per spiegare questo fatto faccio notare che per fare studiare un bambino in Africa, mediamente, bastano 500 euro all'anno, con 8 mila euro, potrebbero giungere a una preparazione sufficiente per vivere bene a casa loro, senza dover migrare da noi.
Invece dagli 8 mila ai 10 mila euro li spendono per il viaggio da noi. 
Il cambio monetario permette di vivere bene da loro con stipendi 5 o 10 volte inferiori ai nostri, dando a loro lo stesso tenore di vita di un nostro stipendio medio. 
Mi spiego meglio, con 2 mila euro all'anno si possono permettere un tenore di vita da 20 mila da noi, così innalzando il loro livello sociale, con un'istruzione adeguata, non si sposterebbero più, ma creerebbero benessere a casa loro.
Invece noi li importiamo per favorire il caporalato nelle campagne, in modo da non dover investire in macchinari agricoli in certe realtà nazionali.
Così le cosche mafiose e le cooperative hanno manovali da sotto pagare, da sfruttare.
Il buonismo ha un cuore nero, da vecchio mercante di carne umana, pure loro giustificavano i loro traffici di schiavi con frasi buoniste, con la loro generosità nel salvare vite umane da esistenze selvagge, dalla foresta e dalle belve, portando a loro la civiltà.
Se uno è un demente si commuove davanti a tutto questo, oppure ci si può fare due domande.
Quando i nuovi schiavi non serviranno più che fine faranno?
Il disordine sociale che si spalanca con l'immigrazione selvaggia dove condurrà?
Sapendo che a guadagnare con i nazisti, ma anche con i sovietici poi, furono trafficanti scaltri, che utilizzarono le situazioni per fare affari, senza implicarsi nelle varie ideologie, anche oggi abbiamo personaggi nell'ombra che guadagnano indirettamente da questi traffici, dal riciclaggio dei soldi sporchi, con gli affari con i mori un tempo, oggi con i regni e le repubbliche islamiche.
Quindi attendiamo che la storia faccia il suo corso e prima o poi vedremo la fine dell'accoglienza con l'apertura di campi per il rimpatrio, con campi di concentramento, qui da noi e a casa loro. 
Chi non servirà alla logica del profitto, dopo essere stato spremuto, verrà gettato.
Altro che buoni sentimenti, espressi con lo sguardo al cielo, altro che la fratellanza umana, vedremo ghetti infernali, dove la concentrazione dei disperati favorirà malattie e la morte in massa di costoro.
Io sono sempre del parere che se costoro, gli ospitali, fossero tanto buoni come vogliono far credere, aprirebbero i loro portafogli e finanzierebbero, veramente, scuole nel Sud del mondo, in modo da togliere dalle baraccopoli più gente possibile, per vincere la miseria.
Visto che non lo fanno e sono ospitali, con i nostri soldi e non con i loro, mentre loro ci guadagnano, il termine negrieri è quello più adeguato a definirli.
Fanno schifo e dovrebbero pagare per il male che fanno, a noi e ai migranti.
Io spero solo, oggi, nella giustizia divina, non credendo in quella umana.