12 apr 2023

La mafia albanese in affari con i traffici dei migranti.

Questa non è un'ipotesi, ispirata da analisi sensate, anzi ovvie, ma abbiamo indagini che portano alla luce i rapporti tra associazioni criminali estere, come quella albanese con le nostre, note, come mafia, camorra ed 'ndrangheta, per far giungere i migranti da noi, per tutti gli usi consentiti dai buonisti, tanto accoglienti quanto ipocriti.
Quindi, in questa faccenda, abbiamo le cosche in affari, ma poi tutti gli altri sono in buona fede, così si dice.
Abbiamo il prete dal pulpito che minaccia la dannazione eterna a chi non accetta i migranti, che lui, bugiardo come una vecchia puttana, definisce profughi.
Abbiamo i giornalisti, finanziati da imprenditori dal passato ambiguo, con vere bancarotte fraudolente, che parlano di atti di civiltà, di restare umani e altre idiozie simili, ripetute con enfasi ridicola, come certi attori dilettanti che recitavano un tempo nei teatri di periferia.
Alle domande non rispondono, ma restano fermi nei loro modi altezzosi, patetici e ridicoli di chi è falso, molto falso, ma non si arrende mai, neppure di fronte all'evidenza.
Quindi le ipotesi sono ovvie ed evidenti, se le mafie devono operare il più possibile in modo tranquillo hanno bisogno di farabutti prezzolati che dai loro pulpiti, religiosi o giornalistici, politici, difendono il commercio di carne umana, sulla nostra pelle e la loro.
Poi tutti costoro finiscono a svolgere attività criminali, che gli italiani non vogliono più fare, perché sono lavativi, che vanno dello spaccio di droga direttamente ai tossicodipendenti, alla prostituzione.
Ingrossano la folla dei lavoratori in nero, braccianti, manovali vari e vengono definiti risorse, che ci pagano la pensione, senza pagare tasse e contributi vari.
Quindi, ormai è una certezza, abbiamo le associazioni criminali che hanno i loro affiliati che non si sporcano direttamente le mani, ma fanno il lavoro di propaganda in difesa dei loro commerci.
Anzi, mi chiedo se le cosche mafiose hanno nel loro libro paga i buonisti ufficiali, giornalisti e politici progressisti, o è il contrario, i finanziatori di alto borgo, imprenditori ambigui, sono loro che comandano questo commercio criminale sulla nostra pelle e anche sulla pelle dei migranti.
Tutto questo terminerà molto, molto male per loro e per noi, sarebbe ora che le indagini arrivino finalmente ai colletti bianchi, così da poter mettere nella stessa cella il faccendiere, che ha la residenza in Svizzera per non pagare le tasse, il pennivendolo altezzoso e il prete sporcaccione, che ha venduto l'anima al dio quattrino.
Io continuo a spronare per arrivare a tanto, ma i magistrati coraggiosi un tempo li mandavano in Sardegna, si diceva, nella procura più isolata d'Italia, con il solo incarico di dare la caccia ai ladri di pecore.