I giovani perdono un milione e mezzo di posti di lavoro, per colpa della crisi, o meglio della politica lavorativa dei vari governi degli ultimi anni.
Il liberismo del posto precario sta portando alla miseria molte persone e molti giovani sono messi sul lastrico: il precariato non dà lavoro, ma lo toglie e i giovani sono i prima a pagare questa situazione grave.
La politica dei governi non è favorevole al lavoro, ma anche quella degli imprenditori, tanto amanti dei posti precari, in cerca sempre di costi del lavori a ribasso e non in specializzazioni, in qualità dei lavori e dei lavoratori.