Siamo
certi che la nuova generazione dei dirigenti, pubblici e privati, sia
capace di portare avanti lo sviluppo del Paese?
Io
temo proprio di no!
Anni
fa i "padroni" fatti con le loro mani erano duri e
spietati,spesso diventavano dei "negrieri", ma erano pure
focosi, passionari, determinati, intelligenti.
La
gente comune si riconosceva in loro, pur vedendone il lato brutale e
determinato di chi è uscito dalla miseria e ha alle spalle tanta
fatica.
Oggi
i nuovi dirigenti sono gelidi, non sempre intelligenti, ma spesso
senza esperienza: sono pure, talvolta determinati a non rispettare
niente e nessuno per giungere ai loro scopi: la ricchezza veloce e
facile, con tutti gli status simboli, è l'unico loro scopo della
vita.
Si
può dire che venderebbero loro madre, se avesse un prezzo sul
mercato: paiono macchine spietate per giungere dove vogliono.