Si può dire che la seconda parte del Novecento è stata disastrosa per le scelte di sviluppo dell'edilizia privata e pubblica.
Una diversa programmazione urbanistico avrebbe permesso di utilizzare meglio gli spazi da urbanizzare, riducendoli, lasciando aree verdi, favorendo meglio la qualità della vita delle periferia.
Una più organica ed una migliore estetica avrebbe ridotto il degrado sociale?
Avrebbe favorito migliori forme di aggregazione tra le persone.
Invece per le grandi opere, sarebbe stato meglio valutare le migliori tecniche, considerando i lavori necessari: meno si vedono certi orrori e meglio è.
Purtroppo i nostri politici preferiscono le grandi opere costose, spesso, mal fatte, ma sempre ben visibili, per dimostrate ai cittadini la loro efficienza, o presunta tale.