La sinistra ha sempre avuto al suo interno, anche tra i gruppi più "infuocati", un rispetto per l'arte, per la storia, proponendo e lottando per la conservazione dei monumenti antichi.
E' la prima volta, o quasi, che questo non avviene e possiamo definire dei sottoproletari, nel senso spregiativo del termine, questi imbecilli.
Dietro questi individui qualcuno ha favorito tutto questo?
Di chi è la responsabilità morale di questi avvenimenti?
Alcune chiese non sono di proprietà della Curia, ma del comune, come per Santa Maria Maggiore a Bergamo, gestita indirettamente dal Comune della città) imbrattata da chi non conosce neppure i padroni degli edifici religiosi.
A sinistra un tempo si parlava di arte, di cultura e si spronava alla lettura, alla conoscenza: oggi questo non avviene più e la povertà culturale e umana è simile a quella del tifo violento degli stadi.