Di ciò che rimane della triplice sindacale, ormai di utile e di sano è rimasto il no della CGIL: la legge sulla produttività pare la solita legge che toglie diritti ai lavoratori e con la scusa della crisi si fa passare per una legge necessaria e utile.
La Cisl e la Uil sono sempre più a servizio di dati interessi politici, se ne approfittano, ma tutto segue una logica di favori e di amicizie ... per il bene del Paese, così affermano.