Monti è per la festa delle forze armate a Kabul in Afghanistan, incontra i nostri soldati e Karzai, il capo dello Stato afghano: il gesto non è stato preannunciato per motivi di sicurezza.
E' evidente che il nostro premier è un uomo attento ai rapporti internazionali, alla politica estera Usa, che rimarrà uguale, sia se vinca Obama, sia se vinca Romney.
Si sa bene muove in questa logica assurda che ha portato i nostri soldati in Afghanistan a combattere una guerra insensata contro i Talebani, uomini del medioevo, arretrati, ma bene armati da gruppi economici e Paesi che lottano per il controllo del corridoio afghano, che dovrebbe portare petrolio e merce nell'oceano indiano.