La povertà cresce e la logica governativa è ferma a situazioni lontane, mentre la miseria è legata alla mancanza di posti di lavoro e non servono le elemosine pubbliche o private: la perdita dei diritti dei lavoratori crea disperati di tutte le età.
In molti perdono il posto di lavoro e non lo ritrovano più uno, finendo nella miseria totale.
Mentre prosegue l’accoglienza dei nuovi immigrati, che hanno tolto spazio ai più deboli e ai più poveri in Italia, prosegue l’atteggiamento razzista nei confronto degli ultimi italiani.
Io ripropongo per loro un viaggio in Libia con ritorno su barcone, ovviamente nascondendo le proprie generalità: una volta sbarcati avranno un posto in albergo, vitto e alloggio, abiti pagati, per almeno due anni, poi, se non si trova lavoro, altro viaggio in Libia.