17 set 2016

Immigrazione e lavoro che non c’è

La solidarietà dovrebbe farla, per una logica ….. matematica, chi ha le risorse per poterla fare e non chi non ha lo stretto necessario per campare.
Così… i profughi, così li chiamano, si prendono le case popolari, parte dei soldi che servirebbero ai ceti più bassi, l’assistenza sanitaria, che è già stata tagliata dal governo Renzi, con sempre meno possibilità di cura per chi non ha soldi per pagarsi visite e piccoli interventi.
Il lavoro poi viene sottratto ai poveracci che svolgono mansioni umili, pulizie e lavori nei campi come braccianti.

Tutti costoro pagano e gli altri, i ceti benestante hanno vantaggi, con il calo dei costi di certi servizi, per esempio, se non direttamente, con il maggior sfruttamento della manodopera.