Oltre a scacciare dipendenti pubblici e militari a migliaia, ora punta a riempire le carceri, svuotandole dai delinquenti, con i suoi nemici, che sono tutti seguaci del suo nemico, pure lui islamista, ma di idee diverse, Gulen, predicatore islamico, amico di Erdogan sino al 2013, poi diventando suo nemico peggiore.
Questa è una guerra interna tra islamisti e personaggi di destra, filo islamista e filo Stati Uniti, infatti Gulen è ben sicuro negli Usa, mentre Erdogan ha dato la mano a Putin, perché il golpe era stato favorito dalla diplomazia occidentale.
Finché si rompono le corna tra di loro ….. va bene.