Loro sono i padri del fascismo, o meglio i loro nonni fecero
il saluto romano e urlarono per vent’anni “onore al Duce”.
Poi divennero democristiani, cattolici formali, per la raccomandazione
del parroco, poi si fecero progressisti e tali sono restati: si bevono tutte le
fregnacce che arrivano dal Nord delle Alpi, senza analisi critica.
Io però sono certo che buon sangue non mente e loro
torneranno fascisti, neri, squallidi, razzisti, xenofobi: è solo una questione
di tempo.