11 ott 2016

Lotta al terrorismo e al crimine, servono decisioni senza compassione

Rodrigo Duterte nelle Filippine manda i suoi squadroni della morte ad uccidere spacciatori e drogati, ma non tocca, a quanto pare, i riciclatori del denaro sporco.

Invece la guerra al crimine deve partire dai poteri forti, politici e finanziari, colpendo loro e sequestrando i loro soldi si può vincere la guerra, riducendo l’orrore di questi anni a poco: sono loro la fonte e lo strumento che il male usa per proteggere il crimine, con giornalisti, avvocati e politici che fanno il gioco dell’illegalità.