Io sono convinto che la cultura fascista abbia lasciato molte tracce in Italia, ma anche nel mondo: non parlo del nazionalismo estremo, ma del classismo snob, ridicolo e fuori dalla storia che il fascismo portava con sé.
Parlo del razzismo coperto da buonismo, in difesa delle tradizioni altrui, che limitano la libertà delle persone, in particolare delle donne, dei bambini.
Parlo della cultura clientelare che sposa antichi privilegi locali, dove non è il merito oggettivo che conta, ma il dato riconosciuto, burocratico, come l'esito di un concorso truccato.