A volerla è
un gruppo di personaggi già noti alla cronaca, anche a quella nera: abbiamo due
eccellenze, Verdini e Laura Boldrini, la …. nota presidente della Camera.
Quindi discorso
d’odio e le bufale, quando creino “allarme sociale” devono essere punite: ecco
a voi le denunce contro i mafiosi, contro i terroristi, contro i delinquenti
comuni e la corruzione, creano, inevitabilmente allarme sociale e non si condannano
costoro, ma chi li denuncia.
E’ evidente
che già il concetto di verità è tutta da stabilire, quanto meno in modo
oggettivo, ma mischiare le bufale con l’allarme sociale appare una violazione
palese del diritto costituzionale alla libertà personale di parola.
Appare
chiaramente come una legge da regime dittatoriale: se passasse e fosse
accettata saremmo dentro al peggior regime della storia italiana, al pari di
quello fascista, ma con in più la corruzione palese, da non denunciare mai,
perché si finirebbe in prigione.
Ricordiamo
che a proporre questo c’è pure un esponente importante del SEL, Sinistra
Ecologia Libertà.
Se questo
non è fascismo cosa è il fascismo?