Io mi sono ricordato di troppe cose orrende in questo Novecento trascorso, ma non del tutto: mi sono ricordato della guerra di Spagna, tra il 1936 e il 1939, dove i fucilati furono 600 mila, da parte dei franchisti, anche se gli orrori furono pure da parte repubblicana, con la fucilazione di migliaia di preti.
La chiesa benedisse le truppe fasciste e naziste di allora, poi ci furono altri macelli, quelli dell’Indonesia del 1960, ufficialmente anti comunisti, che portarono un milione di morti, in genere di cinesi che non erano neppure lontanamente rossi, perché imprenditori e commercianti.
La politica repressiva statunitense favorì le dittature sudamericane con altrettanti centinaia di migliaia di morti innocenti, sotto tortura spesso, il tutto sempre benedetti dalla Chiesa Cattolica e dalle confessioni protestanti.
Le guerre coloniali furono giustificate anche dal punto di vista religioso, mentre le pulizie etniche dei non mussulmani proseguono nei Paesi arabi o a maggioranza islamica.
L’odio religioso scoppiò con la fine dell’impero coloniale inglese in India, con più di un milione di morti, per gli scontri tra Indù e islamici.
Infine pure gli islamici hanno avuto i loro nemici, in Cina, in Tailandia e in Bosnia, con le relative pulizie etniche.
Vi basta tutto questo?
L’odio religioso però trovò il suo nemico giurato nella ferocia atea, quindi nella fede in un Dio che non esiste: ci furono anche qui morti, a milioni, sotto i regimi comunisti.
La libertà di coscienza e la fede religiosa lontano dalla politica sono idee così complicate da accettare?