Loro ci provano e la censura la vogliono sempre, talvolta con leggi fasciste come quella voluta dalla Boldrini….contro l’odio.
In realtà loro spiano gli avversari in rete e sono sempre pronti a mettere il bastone nelle ruote a chi li critica, usando i tecnici o …censori sveglioni, che operano sia nei social che nei motori di ricerca, per presunte violazioni sulle norme interne a queste multinazionali.
Loro poi spesso sfruttano dei minchioni detti…portaborse, che non rispettano la legge sulla privacy, ovvero cercano di selezionare le persone in rete per i loro credo politico, che è appunto un dato sensibile: tutto questo lo fanno, direttamente o indirettamente, con soldi pubblici, quindi commettono pure il reato di interesse privato in atti d’ufficio.