Sto parlando di quello del presidente e la sua scelta, che ricorderebbe troppo quello di Monti, imposto da interessi economici e finanziari internazionali, segue la logica solita, antidemocratica, che le grandi e potenti associazioni economiche comandano nel mondo.
Un governo che non ha i voti in parlamento, che non può fare leggi, ma gestisce i ministeri pare un colpo di Stato, ovvero il voto degli italiani contano nulla e a decidere sono loro, i potenti nell’ombra.