La sua esistenza pare quella segnata dal romanzo di Tommaso di Lampedusa, IL Gattopardo, ovvero la storia di un nobiltà che si adatta ai nuovi tempi: eccolo che si fece sessantottino nel 1968, lui che era un conte di antico lignaggio e fedele ai pontefici, filo democristiano, poi entrò in politica, per farsi le ossa, con Democrazia Proletaria, riapparve tra i radicali, i verdi e infine nella sinistra storica, in seconda fila, per conquistare il potere in questa fase storica.
E’ un grande nel suo genere, sicuramente si è letto e rieletto Il Gattopardo più volte, ma oggi deve avere le idee confuse le spara grosse, poverino, sui migranti, utili sicuramente nelle sue tenute…come servi della gleba del terzo Millennio.