Il suo viaggio negli Emirati Arabi, con la messa pubblica, seguitissima, sicuramente anche da molti islamici o presunti tali, dimostra che Bergoglio si sa muovere come un …. gesuita, proprio di nome e di fatto.
Tutta la sua politica è programmata per ottenere contatti con questi e quelli, dimostrandosi molto abile, nel suo modo moderato, di agire.
Lui si è infilato in un conflitto complicato e storico, che oggi si combatte nello Yemen in modo feroce, tra sciiti e sunniti, come capita di fatto da secoli.
L’Arabia Saudita invece deve ritrovare un po’ di verginità, dopo l’omicidio del giornalista, dentro il consolato in Turchia, quindi il papa andrebbe bene, anche per far dimenticare al mondo le stragi di bambini sempre nello Yemen.
Il Santo Padre Francesco si è saputo infilare dentro tutto questo, dimostrando che in politica estera è un genio.
Per quanto riguarda il messaggio cristiano, il suo passato politico in Argentina, i suoi cambiamenti, da bravo gesuita, in politica, che non sono esempi di coerenza, lo stile pare meno affascinante, meno sincero, ma non si può avere tutto: i diplomatici paiono sempre un po’ untuosi, si sa.