Loro hanno idee terribilmente rigide, come capita ormai da troppi anni nel ceto piccolo borghese, figlio delle logiche scientiste, assolutiste, positiviste, ottocentesche: il mondo si evolve, ma loro no e restano fermi nelle loro posizioni dette progressiste, perché, i poverini, così si definiscono.
La storia va avanti e il mondo travolge tutto il vecchiume, ciò che non comprende che tutto scorre e si rinnova, muta di forma eppure loro si sanno attaccare alle rocce come le cozze e in questo genere di operazione non li batte nessuno, resistono sino all’assurdo e ci costano tanto, tantissimo.